Coronavirus

Prende forma il nuovo Dpcm: sarà un Natale blindato

Sul tavolo ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. Passa la linea del rigore: poche concessioni

Prende forma il nuovo Dpcm: sarà un Natale blindato

Indiscrezione dopo indiscrezione, prende forma il Dpcm di Natale con le nuove misure restrittive per arginare la diffusione del coronavirus in vista delle imminenti festività.

Vince la linea del rigore

Sul tavolo ci sono ancora diversi nodi da sciogliere, tant'è vero che la maggioranza è divisa in due schieramenti: i rigoristi, guidati dal ministro Roberto Speranza, e gli aperturisti. Nel frattempo è da poco iniziato, con oltre un'ora di ritardo, il Consiglio dei ministri chiamato a definire le nuove misure anti Covid. Secondo quanto riferito dall'Adnkronos, le misure per le festività "non sarebbero in discussione", e questo nonostante le recenti tensioni che hanno animato per l'intera giornata la maggioranza.

Questi i punti principali che dovrebbero trovare spazio nel nuovo Dpcm: stop agli spostamenti tra Regioni, anche in area gialla, dal 21 dicembre, divieto di raggiungere le seconde case, chiusura degli impianti sciistici, stop alle crociere e coprifuoco confermato alle 22 anche nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno.

Le rare concessioni dovrebbero riguardare ristoranti e bar, aperti anche nei giorni di festa, ma senza deroghe per la chiusura alle 18, alberghi in montagna aperti ma con servizio in camera sempre a partire dalle sei del pomeriggio. Niente da fare per veglioni e festeggiamenti, entrambi al bando. Restano comunque da definire alcuni aspetti, non ultimo quello delle riaperture delle scuole superiori in tutta Italia.

I nodi da sciogliere

La bozza del Dpcm parla chiaro. Nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri possono prevedere, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario, specifiche misure di contrasto al Covid. Tra le altre misure "nei più importanti giorni di festa, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio - ha detto il ministro Speranza - vanno limitati anche gli spostamenti tra i Comuni".

Capitolo scuole. Contrario a riaprire gli istituti a dicembre troviamo Speranza, sostenuto dal Pd. Spingono invece per la didattica in presenza il M5S e Iv. Il premier Conte aveva proposto ieri "un'apertura simbolica il 14, per dare un segnale", ma la partita resta da giocare e potrebbe risolversi con la previsione - già nel Dpcm - di un rientro "graduale" e da valutare territorio per territorio grazia anche all'ausilio dei prefetti. Per quanto riguarda la montagna, alberghi chiusi in quota e ristoranti interni fermi la notte di Natale e di Capodanno: questa la posizione dei rigoristi.

Ricapitoliamo le prossime tappe del Dpcm. Il Cdm di questa sera definirà le misure anti Covid per le festività natalizie, mentre un decreto legge dovrebbe normare lo stop alla mobilità dal 21 dicembre al 6 gennaio. La firma di Giuseppe Conte dovrebbe arrivare domani entro la mezzanotte, dopo che il testo verrà mandato alle Regioni per l'ultimo confronto.

Il premier si trova ancora una volta a mediare tra aperturisti e rigoristi.

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