Economia

Mediobanca punta sulla crescita interna. Utile a 263 milioni

L'ad Nagel: "Canale aperto con gli azionisti". E su Banca Generali non si sbilancia

Mediobanca punta sulla crescita interna. Utile a 263 milioni

Conti molto positivi per Mediobanca ma, per il momento le strategie di crescita, saranno attuate per via interna. Dunque, nessuna sponda con la partecipata Generali (di cui detiene il 12,8%) per acquistarne la controllata Banca Generali e favorire così l'acquisizione triestina del gestore Usa Guggenheim. «Il wealth managament va molto bene - ha spiegato il ceo Alberto Nagel in conference call - e tutta la nostra energia è sul consentire una crescita organica robusta per consolidare un modello di sviluppo industriale e finanziario». Oggi «non siamo indotti a deviare da questo percorso che sta dando frutti importanti», ha proseguito. Mediobanca è però interessata «a guardare tutti gli asset che in Italia possono aumentare» la propria capacità distributiva. «Poiché si conosce il nostro interesse possiamo essere contattati e disponibili a parlarne, ma non siamo proattivi».

Questo non significa che la crescita di Generali non stia a cuore a Piazzetta Cuccia. Mediobanca «ha sempre dato voto favorevole e supportato lo sviluppo di acquisizioni», ha precisato Nagel rinviando alle future comunicazioni in merito da parte di Donnet. Identica prudenza è stata manifestata nei confronti dei soci Delfin (la cassaforte della famiglia Del Vecchio al 19,9%) e Caltagirone (5,5%) ma, secondo indiscrezioni, pronto a salire verso il 10 per cento. «Favoriamo l'engagement con tutti i soci, manteniamo un canale aperto con tutti i soci e una possibilità di confronto con tutti, anche con Delfin e Caltagirone, ma non riteniamo utile e opportuno commentare», ha detto Nagel rinviando all'anno prossimo la discussione sul rinnovo del cda.

Per quanto riguarda i conti, Mediobanca nel primo trimestre 2022-2023, chiuso a fine settembre, ha segnato un utile netto di 262,6 milioni in linea coi 262 milioni nei primi tre mesi dello scorso esercizio ma meglio del consensus (230 milioni). L'Eps è salito a 0,31 euro (+5%) per via dell'annullamento delle azioni rivenienti dal buyback. I ricavi sono saliti al livello record di 757 milioni (706 milioni nello stesso periodo 2021-2022. La base patrimoniale si è confermata su livelli elevati con un indice Cet1 phase-in al 15,1 per cento.

Il margine di interesse si è attestato a 396 milioni (+11% annuo) grazie anche all'exploit della divisione Consumer (+8% a 243 milioni). Bene le commissioni a 210 milioni (+4%) in virtù della crescita del Wealth management (+17% a 112 milioni). Da segnalare i ricavi da trading a 65 milioni (+29%). Nella divisione Consumer ha brillato Compass che ha registrato un utile netto di 100 milioni (+11%). Nel Corporate & Investment Banking il trimestre ha chiuso con un utile netto di 67,3 milioni, in linea con lo scorso anno. Il book value del 12,8% di Generali è passato da 3 a 2,4 miliardi. Confermati i target di utile e dividendo del piano al 2023.

La Borsa ha apprezzato i conti e Mediobanca ha chiuso in rialzo del 3,11% a 9,09 euro.

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