Europa

Sondaggi, che batosta: brutte notizie per Ilaria Salis

La rilevazione di Tecné per Quarta Repubblica mette nei guai l'insegnante detenuta in Ungheria. Cosa rischia

Sondaggi, che batosta: brutte notizie per Ilaria Salis

Ascolta ora: "Sondaggi, che batosta: brutte notizie per Ilaria Salis"

Sondaggi, che batosta: brutte notizie per Ilaria Salis

00:00 / 00:00
100 %

Ormai la candidatura ad effetto, quella di cui parlano tutti i giornali, è un marchio di fabbrica del duo Bonelli-Fratoianni. In principio fu Aboubakar Soumahoro, portato su un trono di allori fin dentro il Parlamento e poco dopo scaricato nell’imbarazzo più totale. Poi Mimmo Lucano, il sindaco dei migranti. E infine Ilaria Salis, l’antagonista reclusa in Ungheria, accusata di aver pestato due neonazisti, tradotta con gli schiavettoni in un’aula di tribunale e da oltre un anno in carcerazione preventiva sotto la giurisdizione di Viktor Orban.

Bonelli e Fratoianni, nell’annunciare l’accordo, gongolavano benché Papà Salis, che ha condotto le trattative per la figlia, avrebbe preferito piazzarla nelle liste del Pd. C’è un motivo, probabilmente, e non riguarda tanto le affinità politiche di padre e figlia, uno più moderato e l’altra più movimentista di sinistra. Ciò che preme, varcata la soglia della candidatura, è fare in modo di essere eletta. Roberto Salis lo ha detto chiaro e tondo nei concitati giorni in cui si vociferava di un accordo siglato coi dem: “Se la candidate e non viene eletta, Ilaria verrà massacrata”. Tradotto: niente scherzi.

Se l’insegnante avesse ottenuto un posticino da capolista nel Pd non avrebbe avuto alcun problema, con Avs invece il discorso cambia. E di molto. Ieri sera, infatti, a Quarta Repubblica è andato in onda un sondaggio molto interessante. Secondo Tecné tra i partitini che viaggiano a ridosso della soglia di sbarramento del 4% prevista dalla legge elettorale per le Europee, solo Matteo Renzi e Emma Bonino riuscirebbero ad ottenere qualche seggio. Il maxi listone intitolato “Stati Uniti d’Europa” viene stimato al 5%, dunque capace di portare a casa 4 posticini al caldo di Bruxelles. Diverso il discorso per Alleanza Verdi e Sinistra, ferma al 3,8%, e per Carlo Calenda con la sua Azione, che non supererebbe la mannaia dello sbarramento.

Cosa significa? Significa che, benché capolista, con questi dati Ilaria Salis non verrebbe eletta. Viaggio verso Bruxelles che potrebbe esserle precluso anche in caso di percentuali al voto della sinistra poco sopra il 4%, visto che - secondo Carlo Buttaroni di Tecné - "il seggio del Nord Oves", dove è capolista Ilaria, "è quello più difficile al momento per Avs". Allora si prefigurerebbe il peggiore gli scenari immaginati da papà Roberto: candidarsi apertamente per la sinistra, spostare l’attenzione dal processo giudiziario al caso politico, ma non ottenere l’agognato seggio. Senza immunità, è altamente improbabile che Ilaria venga fatta uscire dal carcere visto e considerato che le sono stati pure negati i domiciliari in Ungheria poche settimane fa.

Insomma: brutte notizie.

Commenti