Guerra in Ucraina

Le infiltrazioni, i 50mila uomini e i limiti di Kiev: ecco i piani di Mosca per Kharkiv

Il nuovo attacco russo, cominciato venerdì scorso, sta puntando verso Kharkiv, ma potrebbe non essere solo un diversivo

Le infiltrazioni, i 50mila uomini e i limiti di Kiev: ecco i piani di Mosca per Kharkiv

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Le infiltrazioni, i 50mila uomini e i limiti di Kiev: ecco i piani di Mosca per Kharkiv

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Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 maggio, le forze russe hanno cominciato un attacco di notevole portata lungo il fronte a nord della città di Kharkiv. I bombardamenti aerei, di artiglieria a razzo e a canna, sono stati particolarmente pesanti sulla cittadina di Vovchansk (a nord-est di Kharkiv) e in altri villaggi circostanti. Lo sforzo principale russo si è però concentrato su Vovchansk costringendo i difensori ucraini ad arretrare e ad abbandonare le posizioni nei sobborghi della città nonostante la presenza di fortificazioni. A oggi, i russi sono impegnati in una manovra avvolgente sulla cittadina per eliminare ogni resistenza ucraina, e i combattimenti qui, come in altre zone contigue appaiono particolarmente aspri.

La tecnica delle infiltrazioni

Anche questa volta l'esercito di Mosca sembra stia utilizzando tattiche di infiltrazione lungo le linee ucraine, che non sono fortificate e difese in modo omogeneo, inserendo piccole unità formate di pochi uomini per volta sia per trovare il punto debole dove concentrare l'assalto, sia per cercare di prendere alle spalle gli ucraini. Una tattica che ha funzionato altrove, come ad Avdiivka.

Secondo l'Isw (Institute for the Study of War), le forze russe stanno raccogliendo i benefici delle restrizioni imposte dall’Occidente all’Ucraina sull'utilizzo di armamenti per colpire obiettivi militari in territorio russo. Questo è vero ma non spiega totalmente quello che sta accadendo, perché se da un lato l'impossibilità di attaccare le retrovie all'interno del territorio della Federazione, posta a poco distanza dal fronte di Kharkiv, è sicuramente incisiva, lo è anche la scarsità di armamenti sul lato ucraino dovuta ai tentennamenti statunitensi di questi mesi così come la difficoltà a tenere impegnate le truppe lungo tutto il fronte sotto la spinta dei russi.

Come si stanno muovendo le forze ucraine

Cerchiamo di spiegare meglio quest'ultimo passaggio: le forze di Mosca in questi mesi hanno riguadagnato l'iniziativa sul campo di battaglia lungo tutta la linea del fronte e in particolare nell'est ucraino.

La spinta si è risolta con la presa di Avdiivka e con nuove puntate che si originano da sud e da nord del Donbass. Da queste colonne avevamo inoltre sottolineato che proprio l'ammassamento di forze nella zona di Kharkiv, avrebbe avuto un peso sullo Stato maggiore di Kiev perché lo avrebbe costretto a mantenere forze a presidio in quel settore nel timore di un attacco, che come vi avevamo detto sarebbe avvenuto verso metà maggio.

50-57 mila uomini dispiegati

Considerando che l'esercito ucraino non ha risorse illimitate (e nemmeno quello russo), l'attenzione verso Kharkiv ha distolto truppe da altrove e sebbene non sia chiaro se questo attacco russo sia una diversione oppure no, ci porta comunque a una conclusione di ordine logistico/organizzativo: le forze di Mosca hanno abbastanza uomini e mezzi per condurre attacchi generalizzati e una possibile diversione, che secondo i dati raccolti dall'intelligence occidentale e ucraina, potrebbe impiegare tra i 50mila e i 70mila uomini che sono stati raccolti negli oblast di Belgorod, Kursk e Bryansk.

Alcuni ritengono che questo numero sia insufficiente per un attacco in profondità nella zona di Kharkiv e Sumy (situata più a nord), ma dovremmo metterci nell'ottica che la tattica russa è radicalmente cambiata nel corso dell'ultimo anno e quindi sarà difficile vedere manovre di ampio respiro utilizzanti unità molto numerose (intorno ai 100mila uomini complessivamente) a meno che il fronte ucraino non ceda improvvisamente in qualche punto, e anche allora l'esercito russo dovrebbe dimostrare di saper ammassare in gran fretta un consistente numero di uomini e mezzi in un unico punto del fronte, qualcosa che è molto difficile da fare soprattutto in questo conflitto.

Come è cambiata la tattica

La Russia ha infatti dimostrato di poter ottenere risultati tattici senza grandi offensive (Bakhmut e Avdiivka) e più di ogni altra cosa non può permettersi di “gettare nella mischia” ondate di uomini (cosa che non sta facendo a dispetto di una certa narrazione) sperando di sfondare: come detto, la tattica usata per prendere Avdiivka di infiltrare piccole formazioni per poi raggrupparsi e prendere alle spalle gli ucraini ha funzionato, sebbene con un costo elevato in termini di uomini e di tempo, ma Mosca, come sappiamo, ha il tempo dalla sua parte.

Probabilmente quello su Kharkiv è uno degli sforzi principali di questa nuova fase offensiva russa, e non è da escludere che l'attacco di questi giorni sarà

seguito da una nuova e più decisa azione sul Donbass, magari cercando di avanzare da sud verso nord e di puntare su Kramatorsk/Slaviansk, che come sappiamo sono centri strategici del Donbass settentrionale.

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