Guerra in Ucraina

"L'intensità dell'offensiva diminuisce". I russi rallentano l'avanzata a Kharkiv

Secondo l'Isw, le forze di Putin hanno conquistato le aree meno difense nella regione. Il divieto di lanciare attacchi contro il territorio russo con armi occidentali avrebbe inoltre minato le capacità difensive di Kiev

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Le forze di Mosca hanno ridotto l’intensità delle loro operazioni offensive nella regione di Kharkiv, dopo aver conquistato le aree meno difese. Secondo un rapporto dell’Institute for the study of war (Isw), “le truppe russe sono attualmente avanzate a non più di otto chilometri dal confine, nel nord dell'oblast’”. Gli analisti hanno inoltre sottolineato come l’esercito di Vladimir Putin abbia come priorità la creazione di una zona cuscinetto e non l’avanzata in profondità.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato il fronte e ha ricevuto rapporti dai comandanti militari. “La situazione è generalmente sotto controllo e i nostri soldati stanno infliggendo perdite significative all’occupante”, ha scritto su Telegram. “Stiamo rafforzando le nostre unità”. Secondo il think tank americano, il successo tattico per gli invasori è stato determinato dal fatto che “possono facilmente lanciare attacchi di artiglieria contro le posizioni difensive ucraine vicino al confine e il divieto di uso di armi occidentali in territorio russo rende vulnerabili le posizioni di difesa ucraine”. A questo proposito, l’Isw ha riportato che la Commissione statunitense di Helsinki ha esortato l’amministrazione Biden non solo a consentire, ma anche a “incoraggiare” le forze di Kiev a effettuare blitz nelle regioni di confine della Federazione utilizzando i dispositivi bellici forniti dal blocco Nato-Ue.

Secondo il think tank, “l'operazione ucraina di lanciare attacchi contro i sistemi nella Federazione Russa che supportano direttamente le operazioni offensive di terra della Federazione Russa nel nord della regione di Kharkiv sarebbe in realtà un tentativo difensivo e sarebbe impreciso caratterizzarlo come 'offensivo’”. Gli analisti dell’Isw hanno inoltre sottolineato come le restrizioni imposte dagli Usa hanno permesso all’esercito di Mosca di sfruttare una “zona sicura” lungo la frontiera dove ammassare uomini e mezzi o lanciare bombe e missili contro le postazioni difensive di Kiev. “Questa politica statunitense mina seriamente la capacità dell'Ucraina di difendersi dalle operazioni offensive della Russia nel nord della regione di Kharkiv”, ha aggiunto l’Institute nel suo rapporto.

Stando a quanto riportato da Politico, però, la posizione dell’amministrazione di Washington su questa questione non è cambiata e ciò ha portato Vladimir Putin a minimizzare la possibilità di contrattacchi ucraini lungo l’intera linea del fronte perché, a suo avviso, il Paese invaso “non può e non sarà in grado di liberare il territorio conquistato dalle truppe russe”. Secondo l’Isw, però, le valutazioni del presidente russo fraintendono le capacità tattiche delle forze di Kiev avranno una volta che i nuovi aiuti militari statunitensi cominceranno ad arrivare.

È imperativo che le forze ucraine siano in grado di condurre vaste operazioni controffensive che libereranno il territorio occupato dai russi non appena le condizioni lo consentiranno, altrimenti Putin continuerà probabilmente a credere di poter continuare indefinitamente le operazioni offensive in atto e di costringere l'Ucraina a muoversi in una strategia di difesa”, ha concluso il think tank.

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