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Prodi: "Schlein? Io sono il nonno che somministra affetto"

L'analisi dell'ex primo ministro tra governo e opposizione: “Il centrodestra resta forte perché manca ancora un’alternativa”

Prodi: "Schlein? Io sono il nonno che somministra affetto"

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Prodi difende Schlein: "Per sciogliere nodi complessi serve tempo"

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Romano Prodi si mette l’elmetto e si schiera ancora una volta in difesa di Elly Schlein. L’ex presidente del Consiglio continua a coccolare la segretaria del Partito Democratico, in evidente difficoltà e già a rischio in caso di flop alle elezioni europee in programma tra pochi mesi. Intervistato dal Corriere della Sera, ha evidenziato che l’ex vice di Bonaccini si trova nella situazione più difficile in cui si possa trovare un leader: “Per sciogliere nodi complessi serve tempo”. Prodi ha poi negato qualsivoglia ambizione di essere il “padre” dei dem: “Non sono un padre, ma un nonno che può somministrare affetto, non influenza e comando”.

I sondaggi non sorridono al Pd ma ai partiti che stanno al governo, una tendenza che secondo Prodi ha una sua logica."Secondo una recente analisi, l’Italia è uno dei pochi Paesi, se non l’unico, in cui lo stare al governo non danneggia i partiti che lo sostengono", l'analisi del Professore: "Questo accade perché non c’è un’alternativa concreta. Non appena ci fosse, comincerebbe l’erosione". Parte dell'opposizione - Pd in testa - continua a fare leva sull'antifascismo per criticare l'esecutivo Meloni, ma per Prodi dovrebbe preoccupare molto di più il presente: "Il non volere affrontare la questione del debito a causa del legame troppo stretto con categorie che perderebbero i loro privilegi. O il regionalismo differenziato. O le decisioni sulle partite Iva. Più qualche riflessione sul futuro, a proposito di quella riforma del premierato che andrebbe a minare i poteri del presidente della Repubblica con rischi di pericolose derive". A proposito di opposizione, non è mancata una stoccata al presunto alleato dem Giuseppe Conte: "L'asse giallorosso? Tutto è possibile perché Conte deve ancora decidere dove sta".

Contento (a differenza di molti concittadini) di vivere in una Bologna a 30 all'ora, Prodi è stato costretto a elogiare la strategia di Meloni sull'Africa, una scelta necessaria secondo l'ex premier, rimarcando la necessità di un progetto più ampio portato avanti dall'Europa intera: "Da sola l’Italia può fare ben poco per fronteggiare la forte penetrazione sistemica, in Africa, della Cina in campo economico e della Russia in campo politico. Non so quanto in accordo tra loro". Ma non solo.

Soffermandosi sulle imminenti europee e sul possibile ruolo dell'Italia, Prodi ha affermato che Meloni "sta diventando una sorta di polizza di assicurazione" per Ursula von der Leyen"in caso di incidente elettorale", come testimoniato dall'attenzione "straordinariamente intensa e profonda" della presidente della Commissione Ue nei confronti di Roma.

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