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"Ti presenti a quest'ora?". La gaffe di Conte in Campidoglio

Il leader del Movimento 5 Stelle arriva al sit-in contro il termovalorizzatore di Roma quando ormai la manifestazione (organizzata dai grillini) era già terminata

"Ti presenti a quest'ora?". La gaffe di Conte in Campidoglio

Per Giuseppe Conte quella di ieri è stata veramente una giornataccia sul fronte termovalorizzatore di Roma. Non "contento" della risposta ricevuta di Elly Schlein ("Voteremo no all'odg dei Cinque Stelle") il leader dei grillini diventa anche autore di una gaffe abbastanza clamorosa: arriva infatti davanti al palazzo del Campidoglio - in occasione del sit in contro la costruzione del progetto voluto dal sindaco Gualtieri - solamente nel tardo pomeriggio. Una signora di Frascati lo incenerisce con una battuta: "A bbbello, te presenti a quest'ora?". Nel frattempo Virginia Raggi gli era andata incontro sorridente mentre Giuseppi rincarava la dose contro la segretaria del Partito Democratico: "Il Pd ha tantissima stampa amica e addolorata perché noi stiamo continuando a combattere. A tutti questi giornalisti affranti vorrei dire che questa è una battaglia con cui il movimento è nato, prima che arrivassi io, è nel Dna del Movimento".

È Fabrizio Roncone, dalle pagine del Corriere della Sera, a raccontare tutta la scena che ha riguardato l'appuntamento che, sulla carta, era stato organizzato da Giuseppe Conte stesso. Davanti alla sede del Comune di Rome c'erano giusto "uno striscione di Lega Ambiente, delegazioni di Italia Nostra e Cgil, più una dozzina di sindaci con la fascia tricolore (l'inceneritore dovrebbe sorgere in località Santa Palomba, sotto i Castelli Romani), un matto travestito da personaggio dei manga giapponesi e tre finti centurioni, cioè tre ceffi che taglieggiano i turisti convinti di scattarsi una foto con un antico romano (pure loro, però)". Poi sono pure spuntati Bonelli e Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra): "Non spacchiamo l'opposizione: credo sia legittimo avere un'idea diversa dal Pd".

Intanto è la stessa Raggi ad attaccare la Schlein: "Ci aspettavamo un cambio di passo. La strada comune con il Pd? Mi sembra impossibile". Infine arriva il momento del ritardatario Conte che, ormai rimasto da solo in piazza, risponde alle domande dei giornalisti. "Noi combattiamo delle battaglie. Non possiamo accettare compromessi per tenere unite le opposizioni e, poi, qui è il Pd che deve chiarire". Anche perché è la sesta i 5 Stelle presentano un ordine del giorno del genere: "Ma ve ne siete accorti che c'è stato anche un decreto di Draghi che non abbiamo votato? Allora è il Pd che a un certo punto, dopo il Conte 2 ha cambiato posizione in modo illogico, incomprensibile.

Non contestate a noi la coerenza delle nostre battaglie". Ora, al di là della coerenza o meno dei vari partiti di opposizione sul tema termovalorizzatore, quello che resta della giornata di ieri è l'ennesima figuraccia di Conte.

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