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Coronavirus, segretario Commercio Usa: "Cina in ginocchio? Più lavoro in America"

Mentre la Cina è in ginocchio a causa dell'epidemia del coronavirus, Wilbur Ross, segretario del Commercio Usa, ha dichiarato che quanto sta accadendo "aiuterà ad accelerare il ritorno dei posti di lavoro" negli Stati Uniti. Scoppia la polemica

Coronavirus, segretario Commercio Usa: "Cina in ginocchio? Più lavoro in America"

Il coronavirus in Cina? Potrebbe offrire alcuni vantaggi all'economia degli Stati Uniti, la stessa che negli ultimi anni è stata surclassata proprio da Pechino.

Le parole utilizzate da Wilbur Ross, segretario al Commercio Usa, sono ciniche ma realiste. Secondo la sua personale visione, l'epidemia del 2019-n-Cov in terra cinese aiuterà ad “accelerare il ritorno dei posti di lavoro in Nord America”. Certo "in primo luogo, i pensieri di tutti gli americani vanno alle vittime del coronavirus”, ha specifricato Ross, ma è impossibile non analizzare anche le conseguenze economiche del contagio.

Se il Dragone dovrà scontare inevitabilmente le pene dell'inferno, Washington potrebbe infatti godere di frutti dolcissimi. “Non voglio fare un discorso vittorioso di fronte ad una malattia molto triste e maligna - ha detto Ross intervistato a Fox Business - ma il fatto è che questa costituisce per le compagnie un'altra questione da considerare quando vanno a rivedere la loro catena di rifornimento. Così credo che aiuterà ad accelerare il ritorno dei posti di lavoro in Nord America, negli Stati Uniti e probabilmente anche in Messico".

L'emergenza legata al nuovo coronavirus è arrivata dopo la Sars e all'indomani della febbre suina. Il segretario del Commercio americano ha quindi approfittato del momento per ribadire un concetto forte e chiaro: in Cina esistono rischi che potrebbero spingere le compagnie straniere a rivolversi altrove. Più che una constatazione è una speranza, almeno a giudicare dagli sforzi che l'amministrazione Trump ha messo in campo per richiamare "a casa" le tante multinazionali sparse per il mondo.

Le polemiche sulle dichiarazioni di Ross

Le parole di Ross sono finite nell'occhio del ciclone. I suoi commenti sono stati contestati sia sul piano economico che su quello storico e morale. "Non vi è alcuna prova storica o scientifica di quanto afferma - ha detto al Washington Post Georges Benjamin dell'American Public Health Association - Sono dichiarazioni da irresponsabile".

Nel frattempo la Cina cerca di reagire al meglio. Il presidente cinese, Xi Jinping, durante la riunione del Comitato Permanente del Politburo ha detto che “il compito più urgente del momento” è quello di agire tempestivamente e con risolutezza per contenere l'epidemia.

Xi, citato dall'agenzia Xinhua, ha poi detto che “il risultato della prevenzione e del controllo dell'epidemia ha un impatto diretto sulle vite e sulla salute delle persone, sulla stabilità complessiva economica e sociale e sulle aperture del Paese".

In altre parole, Pechino deve pensare prima a limitare la diffusione del 2019-n-Cov.

Solo in un secondo momento il governo penserà a risollevare l'economia.

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