Cronache

"Giochiamo a guardie e ladri". E poi ammazza i figli

L’uomo si era travestito da poliziotto per convincere i due figli a giocare con lui a guardie e ladri e li ha poi uccisi soffocandoli con delle fascette

"Giochiamo a guardie e ladri". E poi ammazza i figli

In Germania è in corso un processo a carico di un 37enne, identificato come Semir A., accusato di essersi travestito da poliziotto per poi uccidere i propri figli al termine di un gioco. Le vittime, un maschietto e una femminuccia, si chiamavano Jamal e Jamile, di 8 e 6 anni di età, e sarebbero state uccise dal padre poiché quest’ultimo voleva “punire” la madre dei bimbi. L’assassino era infatti furioso per il fatto che la donna, la 29enne Bianca, lo avesse lasciato per un nuovo compagno. Il fatto di sangue è avvenuto a maggio dell’anno scorso nella città di Ratisbona, nel sudest del Paese.

L’assassino, di origini rom e siriane, lavorava come addetto alle caldaie, ma aveva un passato turbolento e diversi precedenti penali. Dopo avere abbandonato la scuola, aveva svolto diversi lavoretti, per ricevere quindi la prima condanna penale a 17 anni di età. Semir si era in seguito dato al consumo di eroina e avrebbe continuato ad avere un atteggiamento violento anche dopo l’incontro con Bianca. Egli sarebbe stato infatti condannato per avere drogato tale compagna, per averla ustionata mediante dei mozziconi di sigaretta e per avere minacciato di morte, nel 2012, il padre di lei.

Nonostante il rapporto problematico tra il fumista e la 29enne, dalla convivenza tra i due sarebbero nati Jamal e Jamile, vittime della furia omicida del padre. La volontà di Semir di vendicarsi di Bianca, colpevole di convivere con un altro uomo, sarebbe stata messa nero su bianco dal primo in una delirante lettera scritta dopo avere ammazzato i bambini..

Le indagini forensi hanno stabilito che la morte dei piccoli è avvenuta a causa di soffocamento, con il padre che li ha strangolati usando delle fascette. Il 37enne, per convincere i due bimbi a giocare con lui a guardie e ladri, si era travestito da poliziotto per rendere più accattivante la proposta. Dopo avere soffocato Jamal e Jamile, il fumista ha infilato i loro cadaveri in dei sacchi neri. È stato a questo punto, hanno ricostruito gli inquirenti tedeschi, che Semir ha scritto la lettera carica di odio contro la ex compagna Bianca.

Nel documento incriminato, il 37enne aveva accusato la donna di averlo allontanato dai bambini e di avere sostituito in casa la figura paterna con “un estraneo”, ossia con il nuovo partner della donna. “Non posso sopportare”, aveva scritto l’assassino rivolgendosi a Bianca, “che un estraneo eserciti autorità sui miei figli mentre tu preferisci andare in discoteca”. Semir aveva concluso tale lettera dicendo alla ex compagna che si sarebbero rivisti all’inferno, mentre i loro due figli sarebbero stati invece accolti in paradiso.

In seguito all’uccisione dei bambini, il fumista-finto poliziotto aveva anche tentato di togliersi la vita gettandosi da un ponte cittadino, ma non sarebbe riuscito nel suo intento, dato che la corrente del fiume lo avrebbe condotto a riva sano e salvo. Le forze dell’ordine avrebbero scoperto in breve tempo i cadaveri dei bambini e, grazie alla lettera vergata dall’assassino, sono risalite facilmente all’identità del colpevole.

In tribunale, Semir, incriminato per omicidio e passibile di ergastolo, sta attualmente provando a mitigare la propria posizione processuale invocando ogni genere di attenuante. L’ultima giustificazione avanzata ai magistrati da lui e dai suoi avvocati attiene allo stato di “fragilità psico-emotiva” che avrebbe colpito l’imputato per effetto delle restrizioni anti-Covid. Tale stato di disagio mentale avrebbe influito in maniera decisiva, a detta dei legali del 37enne, nella pianificazione dell’uccisione dei bimbi. La pubblica accusa, al contrario, non crede affatto alla versione per cui Semir avrebbe ammazzato i figli perché psicologicamente devastato, sostenendo invece che il fumista si sarebbe rivelato un assassino estremamente lucido e talmente dotato di sangue freddo da pensare di camuffarsi da poliziotto.

La sentenza a carico dell’omicida dovrebbe venire emessa, presumibilmente, il mese prossimo.

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