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Da sciatta a incantevole. La trasformazione della regina Camilla

Da donna disinteressata alla moda, anche piuttosto scialba secondo i tabloid, a vera e propria icona di stile: l’evoluzione di Camilla attraverso la moda

Da sciatta a incantevole. La trasformazione della regina Camilla
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Da amante a Regina. Questa è stata l’ascesa di Camilla, il suo percorso esistenziale fino a oggi. Prima odiata “rovinafamiglie”, eterna rivale di Diana, poi sovrana d’Inghilterra. La sua è una vita sorprendente, uno di quei casi in cu il destino sembra divertirsi a stravolgere un gioco che sembrava già scritto. Il riflesso di questa incredibile evoluzione è nel look della Regina: da sciatto, persino un pochino trasandato, a elegante, glamour, perfetto. Se trent’anni fa Camilla fosse stata la donna raffinata che è oggi forse, almeno per certi versi, la partita con Lady Diana si sarebbe giocata su un altro livello e non sarebbe stata così scontata.

Abbagliante in Francia

Abito rosa di Fiona Clare, cappello abbinato di Philip Treacy, borsa di Charlotte Elizabeth, scarpe Elio Zed. E poi, ancora, abito blu di Dior e parure di diamanti e zaffiri appartenuta alla regina Elisabetta. Questi sono solo due dei look elegantissimi sfoggiati dalla regina Camilla durante il tour in Francia, rispettivamente all’arrivo in aeroporto e alla cena di gala a Versailles, lo scorso 20 settembre. I giornali hanno ipotizzato che il colore rosa del primo outfit fosse un omaggio a Elisabetta II, che indossò proprio quella tonalità nel suo viaggio in Francia del 2014. In ogni caso tutti concordano sulla raffinatezza della sovrana e sull’enorme cambiamento nel suo look da quando è salita al trono. “Camilla è davvero bella”, ha titolato l’Express, facendo riferimento all’abito rosa firmato Fiona Clare. I look scelti per il tour francese, però, sono solo l’ultima tappa di un percorso molto lungo, in cui le scelte di vita si riverberano su quelle di stile e a ogni cambiamento corrisponde un passo avanti nell’ascesa di Camilla da “terzo incomodo” a Regina consorte.

Una “casalinga di campagna”

“Quando Camilla mosse i primi passi sul palcoscenico reale era, in un certo senso, una casalinga di campagna benestante, quel tipo che fa gite per le Cotswolds in jeans e felpe larghe. Raramente era truccata, difficilmente si acconciava i capelli”. Questo è il giudizio, impietoso, del Daily Mail sul look di Camilla appena entrata nella royal family. “La futura regina d’Inghilterra sembrava a malapena curarsi del suo aspetto, scegliendo di impiegare il tempo in cose più importanti, cioè il giardinaggio e i cavalli”. Semplicemente a Camilla l’apparenza non interessava. Era un suo modo di essere, un tratto caratteriale assolutamente comprensibile.

Di conseguenza, forse, non le importava nemmeno di perdere sistematicamente ogni confronto con la stupenda Lady Diana. Del resto Camilla aveva l’amore di Carlo. Dunque il resto non era un suo problema. Almeno finché non è arrivata a corte. Camilla moglie di Carlo, duchessa di Cornovaglia prima e Regina consorte poi non poteva più comportarsi come se fosse una donna tra le altre. Non sarebbe stato tollerabile. La futura sovrana ha dovuto iniziare a lavorare su di sé, smussando quei lati del suo carattere che non si accordavano con la vita da royal. Non ha perso la sua identità, l’ha adattata al nuovo ambiente e ai ruoli che avrebbe dovuto ricoprire.

La duchessa di Cornovaglia

Camilla è diventata duchessa di Cornovaglia nel 2005, grazie al matrimonio con l’allora principe Carlo. Il vero cambiamento nel suo look è iniziato in quel momento. “Non solo Camilla ha rinnovato la sua immagine pubblica, ma il suo stile si è trasformato…Camilla ha sviluppato il suo look da ‘chi se importa’ a elegantemente affidabile”, ha spiegato ancora il Daily Mail. Tutto questo senza mai perdere la sua personalità, come ha aggiunto l’esperta Rosie Harte all’Independent: “Camilla ha sempre giocato secondo le sue regole, indossando di solito coat dress e cappelli coordinati per gli impegni giornalieri”.

Per questo tipo di look si sarebbe ispirata alla regina Elisabetta, ma con qualche sostanziale differenza, ha sottolineato Harte: “I suoi coat dress, per esempio, non solo si caratterizzano per il tipico colletto alla coreana, ma anche per le pince ben posizionate per modellare il punto vita, cose che la defunta Regina evitava”. Per quanto riguarda i colori, ha dichiarato l’autrice di moda Caroline Young, “piuttosto che seguire le tonalità vivaci della regina Elisabetta, Camilla preferisce i toni neutri e pastello e, occasionalmente, il blu intenso e il rosso acceso” e le piacerebbero molto “i cappotti e gli abiti turchesi, champagne e color zaffiro”. Secondo Harte la Regina “ha fatto un buon lavoro, adattando con discrezione le regole di stile della corte, per creare un look unico per lei, ma ancora spiccatamente royal”. Le ha fatto eco Young: “Camilla ha perfezionato il suo stile semplice, ma elegante”.

La Regina Camilla

Un ulteriore passo avanti è stato fatto con l’ascesa al trono di Re Carlo III. Camilla ha superato se stessa il giorno dell’incoronazione, lo scorso 6 maggio, rivelando un’eleganza adeguata alla magnificenza della giornata. L’esperta Miranda Holder ha scritto sul Daily Mail: “La Regina era niente di meno che magnifica, l’abito lungo…creava una visione che era positivamente statuaria…Ho pensato che la Regina sembrasse splendida e fosse contenta di essere rimasta fedele al suo stile personale”.

Ad aiutare l’evoluzione stilista di Camilla c’è anche un dettaglio fondamentale, ha detto Rosie Harte: “[Camilla] ha ereditato la grande collezione di gioielli della regina Elisabetta e la sta usando a suo vantaggio…richiamando attenzione sul ruolo che svolge nella royal family”. Inoltre la Regina, al pari della principessa del Galles, Kate Middleton, non disdegna affatto di indossare più volte gli stessi vestiti. Un’abitudine molto gradita nella royal family, soprattutto in tempi di crisi, ma che esprime anche una forte affinità con Carlo III, che detesta gli sprechi e da decenni è paladino della causa ambientalista.

A tal proposito l’esperta Miranda Holder ha chiarito all’Express: “[Camilla] ha sempre avuto un approccio disteso per quel che concerne l’abbigliamento e, come suo marito, di frequente ricicla i suoi vecchi abiti preferiti”, perché “le piace esprimere la sua personalità esuberante attraverso i vestiti…”. Tuttavia, ora che Camilla è Regina, "affronterà un nuovo livello di ricercatezza, in linea con il il suo ruolo di maggiore rilievo. Ogni tonalità sarà esaminata attentamente, ma il Palazzo e il suo team di stilisti saranno pronti per questo”.

Osare di più?

Nonostante tutti questi pareri positivi, non mancano gli esperti secondo i quali la sovrana avrebbe ancora molta strada da fare prima di diventare davvero un’icona di eleganza. I cambiamenti sono stati molti e sono evidenti, ma non basterebbero. Camilla potrebbe osare di più. All’Express l’esperto Leroy Dawkins ha commentato: “Come stilista preferirei vedere l’orlo [degli abiti] della regina Camilla salire solo un po’ di più e vederla indossare tessuti più strutturati e vestiti più aderenti, come le altre reali”, benché l'esperto abbia anche sottolineato che la sovrana si vestirebbe “benissimo”.

Non è dello stesso avviso la stylist Megan Watkins che, sempre all’Express, ha dichiarato: “Come la defunta Regina [Elisabetta] Camilla ha il suo personale senso dello stile e raramente devia da esso. Ciò include coat dress raffinati, cappelli dai colori vivaci e il tipico filo di perle…sebbene alcuni possano dire che [la sovrana] non si assume abbastanza rischi con le sue scelte di moda, è ovvio che, attraverso il suo stile, Camilla non voglia né mettere in ombra, né distinguersi quando partecipa a eventi reali”.

In ogni caso la Regina ci avrebbe insegnato una cosa molto importante in fatto di eleganza, come ha spiegato l’esperto di bellezza Paz Torralba: “Il caso di Camilla riflette fedelmente il fatto che la bellezza è una questione di attitudine.

Lei ha imparato a vedere la vita a modo suo, in maniera positiva e rilassata, la sua caratteristica più affascinante. È una donna distinta, ma molto tranquilla quando socializza e ciò la rende qualcuno che non passa inosservato, sebbene lei non voglia attirare l’attenzione”.

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