Politica estera

Choc in Spagna, aperta un'indagine sulla moglie del premier Pedro Sànchez

L'inchiesta nei confronti di Begoña Gòmez, consorte del presidente spagnolo, è stata avviata dopo una denuncia presentata dal sindacato Mani pulite. Lunedì la decisione di Sanchez

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Il Tribunale Investigativo Numero 41 di Madrid ha aperto un procedimento preliminare nei confronti della moglie del presidente Pedro Sánchez Begoña Gómez per far luce sui rapporti con diverse aziende private che hanno firmato contratti pubblici con l'esecutivo di suo marito: i reati contestati, stando a quanto riportato dal quotidiano El Confidencial e da Vozpópuli. sono quelli di traffico di influenza e corruzione negli affari.

Tale inchiesta è stata aperta a seguito di una denuncia presentata dal sindacato 'Mani Pulite', guidato da Miguel Bernad. A finire nel mirino l'imprenditore Carlos Barrabés, la cui azienda è riuscita a vincere un bando pubblico anche grazie, tra gli altri documenti, ad una lettera firmata proprio dalla moglie del presidente in qualità di condirettore del Master in Fundraising dell'Università Complutense di Madrid.

Attraverso la raccomandazione della Gómez, il consorzio di aziende temporale che si è venuto a costituire (Ute) è riuscito a ottenere i tre lotti per cui concorrevano nel 2020, superando la concorrenza di almeno altre venti aziende: solo il primo assegnato aveva un valore di oltre 7 milioni di euro.

Mani Pulite chiede quindi che il giudice abbia accesso alle presunte lettere di raccomandazione nonché a tutti i fascicoli consegnati all'imprenditore, oltre che la possibilità di ascoltare i vari testimoni e mettere a confronto il loro racconto. La denuncia è inerente ai reati previsti dall'articolo 429 del codice penale, riferendosi all'abuso dei rapporti personali al fine di influenzare pubblici ufficiali a vantaggio proprio o di terzi, ed ai reati di corruzione privata previsti dall'articolo 286 bis del codice penale, che punisce l'offerta di vantaggi ingiustificati ad amministratori o collaboratori di enti privati per ottenere favori in modo indebito.

"In un giorno come questo, e nonostante le notizie che ho appreso, nonostante tutto, continuo a credere nella giustizia del mio Paese", è stato il commento del capo del governo spagnolo Sanchez.

Il caso Koldo

Per quanto concerne il procedimento aperto dal giudice Juan Carlos Peinado, esso si concentra in particolar modo sui rapporti d'affari intrattenuti da Begoña Gómez nel pieno della pandemia. Il suo nome emerse nel contesto del caso Koldo per via dei legami con l'imprenditore Víctor de Aldama. L'indagine, incentrata su una vendita massiccia di mascherine nel pieno della pandemia che coinvolge il Ministero dei Trasporti, ha rivelato che questo uomo d'affari si è rivolto ad Air Europa per ottenere le forniture mediche.

De Aldama per due anni è stato a libro paga come consigliere della società Globalia, proprietaria di Air Europa, in un momento particolarmente delicato per la stessa: l'imprenditore fu incaricato di recuperare un debito da 180 milioni di euro dal Venezuela. In questo contesto si sono svolti diversi incontri segreti tra Begoña Gómez e de Aldama, nonché due visite della moglie del presidente del governo ad Air Europa nei mesi di giugno e luglio dello stesso 2020. Le date sono rilevanti, dato che in quel periodo si stava progettando il salvataggio della società, che venne formalizzato nei primi giorni di novembre dello stesso anno. Per questi fatti l'accusa del caso Koldo ha richiesto la testimonianza di Begoña Gómez nel procedimento, ma la Procura Anticorruzione e il giudice Ismael Moreno si sono opposti, ritenendo che non fosse correlato ai fatti oggetto di indagine.

Le parole del premier spagnolo

Dopo le pesantissime accuse, il presidente spagnolo Pedro Sanchez ha voluto citare Umberto Eco per rispondere agli attacchi dei leader del Partito popolare e di Vox. Nei suoi confronti, ha dichiarato Sanchez, è stata mossa una"macchina del fango" nel tentativo di"disumanizzare e delegittimare l'avversario politico attraverso denunce scandalose e false".

"La democrazia ha parlato ma la destra e l'estrema destra non hanno accettato il risultato elettorale", ha aggiunto, spiegando che, dato che gli attacchi politici non sono bastati, gli avversari "hanno oltrepassato la linea del rispetto alla vita familiare di un premier". La denuncia contro la consorte, dunque, sarebbe "non perché abbia fatto qualcosa di illegale, ma per essere mia moglie".

A seguito della tempesta mediatica che ne è scaturita, il premier spagnolo si è dato tempo fino a lunedì. "Continuerò a lavorare ma cancellerò la mia agenda pubblica alcuni giorni per poter riflettere e decidere che cammino intraprendere.

Il 29 aprile comparirò davanti ai media e comunicherò mia decisione", ha affermato.

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