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Il giuramento, poi il primo Cdm: così inizia il governo Draghi

In un Salone delle Feste senza parenti e giornalisti, con i 23 ministri e il premier muniti di mascherine ha giurato il governo di Mario Draghi

Il giuramento, poi il primo Cdm: così inizia il governo Draghi

Oggi, 13 febbraio 2021, ha giurato il governo di Mario Draghi, il terzo della XVIII legislatura. Un traguardo che non è stato facile per come si è sviluppata la crisi di governo aperta da Matteo Renzi, gestita in maniera anomala da Giuseppe Conte. L'ex governatore della Bce è a capo di un governo delle larghe intese, misto e a prevalenza politica. Il presidente incaricato è arrivato al Quirinale con quasi un'ora d'anticipo rispetto all'inizio della cerimonia di giuramento e così hanno fatto anche i ministri da lui scelti. Tra i primi ad arrivare anche Renato Brunetta, che torna al dicastero della Pubblica amministrazione, Stefano Patuanelli, che dal ministero dello Sviluppo economico passa a quello delle Politiche agricole, e Daniele Franco, nuovo ministro dell'Economia, che prima di varcare il portone del palazzo ha raccolto l'invito dei fotografi e si fa riprendere senza la mascherina.

È, ovviamente, il primo giuramento del governo italiano in epoca Covid e questo ha modificato profondamente il rituale del cerimoniale. Nessun parente ammesso e nessun giornalista accreditato all'interno del Salone delle Feste, dove tutti i presenti hanno indossato la mascherina. Rigorosamente distanziate e disposte a scacchiera le sedie dei ministri e non più in senso longitudinale, secondo quanto indicato dalle attuali normative. Un dettaglio che emerge è che tutti i presenti all'interno della sala indossavano una mascherina di tipo FFP2, nessuna mascherina chirurgica. Inoltre, i commessi del Quirinale hanno provveduto a cambiare la penna ogni qual volta un ministro si è avvicinato per firmare il mandato, nel pieno rispetto della normativa anti Covid. Mario Draghi si metterà subito a lavoro e ha già convocato il suo primo Consiglio dei ministri, ma non prima di aver partecipato alla cerimonia della campanella, che ufficializzerà il passaggio di consegne con il presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte.

La formula di giuramento del presidente del Consiglio e dei suoi ministri è prevista dall’articolo 1, comma 3, della legge n. 400/88: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione". Il primo a prestare giuramento è il presidente del Consiglio, che si è posto successivamente al fianco di Sergio Mattarella. Hanno seguito i ministri senza portafoglio e poi quelli con portafoglio. È stata ua cerimonia fluida, senza fronzoli e molto rapida, senza imprevisti e, soprattutto, senza strette di mano.

La foto di rito è stata scattata nel Salone dei Corazzieri, quello che affaccia su via del Quirinale. La scelta di cambiare stanza per la foto è stata fatta per la maggiore ampiezza dell'ambiente, nel pieno rispetto delle normative contro il contagio da coronavirus. La cerimonia della campanella ha segnato l'ultimo passaggio del cerimoniale di insediamento del nuovo presidente del Consiglio. Giuseppe Conte si è presentato con una mascherina patriottica col tricolore. Commosso il saluto del presidente del Consiglio uscente a Palazzo Chigi: al termine del cerimoniale, dalle finestre si sono affacciati alcuni dipendenti e funzionari che hanno applaudito Giuseppe Conte al momento del suo saluto. Era in carica dal 2018.

Subito dopo, Mario Draghi ha iniziato il suo lavoro come capo del governo e ha dato il via al primo Consiglio dei ministri del suo mandato, per lavorare alla "messa in sicurezza del Paese, perché gli interessi dell'Italia vengono prima degli interessi di parte". Parole, queste, pronunciate durante il vertice a Palazzo Chigi, durante il quale si apprende che avrebbe chiamato tutti i ministri alla "compattezza" e alla "massima collaborazione", perché "la missione che ci attende è importante".

Un appello accorato quello di Mario Draghi, che si rifà alla sensibilità dei suoi uomini e delle sue donne: "Dobbiamo lavorare insieme, pur provenendo da storie ed esperienze diverse, per affrontare questa fase difficile del Paese".

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