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La lettera dell'imprenditore al premier Conte: ​"Serve un decreto Aviazione"

Giuseppe Servidei, amministratore delegato di una piccola compagnia aerea che effettua voli sanitari, ha scritto al premier Giuseppe Conte per chiedere di emanare un "decreto Aviazione" con cui abbassare le tasse

La lettera dell'imprenditore al premier Conte: ​"Serve un decreto Aviazione"

Sono un imprenditore italiano, amministratore delegato di una compagnia che si occupa di aviazione d'affari e trasporti sanitari di pazienti ed/o organi per trapianti. Le società che, come quella che rappresento, si occupano di trasporto aereo sono state le prime a subire la globalizzazione. Se non vogliamo che Alitalia e Air Italy finiscano in liquidazione o abbiano sempre bisogno dei fondi pubblici per sopravvivere, il Governo deve emanare un decreto “Aviazione” che dia alle nostre aziende le stesse regole e agevolazioni dei nostri competitor europei, almeno per 12-24 mesi.

Un decreto che ci dia le stesse opportunità dei nostri concorrenti costa meno della cassa integrazione straordinaria ed è un investimento, non a fondo perduto, che potrebbe portare risultati enormi. Possibile che nessuno noti che le compagnie più importanti in Europa hanno tutte nazionalità irlandese, maltese, portoghese, austriaca, etc etc.? Possibile che voi che frequentate gli aeroporti italiani ed europei non vedete che l'Italia è piena di vettori stranieri che volano dall’Italia verso l'Europa e addirittura internamente all’Italia stessa su rotte nazionali? Questo avviene perché i vettori stranieri competono con le loro regole più vantaggiose dal punto di vista economico, senza contare che la loro burocrazia è quasi inesistente. I nostri costi del lavoro e la nostra burocrazia, invece, non permettono ad alcuna società italiana di competere in Italia con le compagnie straniere. Non è possibile continuare ad aiutare gli altri a distruggere la nostra economia.

Se pensate che Ryanair o altri possano far funzionare un vettore italiano con regole italiane, state sognando e lo vedremo presto qualora una di queste società subentri ad Air Italy. Agli annunci seguiranno i licenziamenti e il trasferimento della sede all’estero, con i pochi lavoratori rimasti che si vedranno tolti i diritti che l’Italia garantisce. Intanto queste società avranno avuto in regalo un'altra fetta di mercato con la quale riusciranno a soffocare slealmente le compagnie italiane. Alitalia in primis. Ascoltate quello che chi produce ha da dirvi e realizzatelo rapidamente. Se, invece, pensate che la ricetta italiana sia quella giusta, costringete l'Europa ad assoggettarvisi, ma in fretta altrimenti le aziende del settore soccomberanno o migreranno, portando i ricavi e la loro esperienza in altri Paesi.

Grazie per l'attenzione.

Giuseppe Servidei, amministratore delegato Leader Srl

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