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Gli orchi del web

Dossier Telefono Azzurro: in 4 anni aumentati dell'80% gli adescamenti on line, più colpiti i 14-17enni. I rischi di internet e social. E dell'intelligenza artificiale

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Negli ultimi quattro anni gli adescamenti di minori sul web sono lievitati dell'80 per cento. Colpisce come un pugno nello stomaco il grido di allarme della Fondazione SOS Telefono Azzurro ETS in occasione dell'evento «La dignità dei bambini nel mondo digitale», organizzato con l'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede e la Fondazione Child: «L'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori online sono in aumento a livello internazionale e rappresentano un problema diffuso, senza segni di rallentamento». Il 2023, inoltre, è stato l'anno in cui la presenza di immagini di abusi sessuali di minori sul web ha raggiunto il suo massimo storico: 392.665 segnalazioni e 275.652 pagine web con immagini o video di bambini abusati. E Telefono Azzurro parla di panorama di abusi «vasto e insidioso». Si va dallo sfruttamento finanziario di bambini attraverso richieste di denaro online, all'oscuro e immorale commercio di immagini di abusi sui minori (CSAM - Child sexual abuse material) generate sempre più spesso attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale fino al grooming, ovvero l'adescamento di minori a fini sessuali.

A un quadro già desolante, dunque, ora si aggiunge l'uso distorto dell'intelligenza artificiale utilizzata per creare immagini di abusi sessuali su minori, spesso indistinguibili dal materiale di abuso reale. Secondo un recente report IWF in un solo mese sono state pubblicate in un forum del dark web 20.254 immagini generate dall'intelligenza artificiale. Di queste, 11.108 contenevano materiale pedopornografico. Esistono perfino manuali online per aiutare i criminali a perfezionare le tecniche di addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale. E lo stesso presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo mette in guardia: «Per l'evoluzione dell'intelligenza artificiale non si può prevedere l'intera portata delle implicazioni che potrebbe avere nell'ambito degli abusi».

Ma, nel mondo reale, chi sono queste piccole vittime che cadono nella rete di organizzazioni criminali senza scrupoli? Il 51 per cento dei minori coinvolti è di sesso maschile. Le motivazioni relative ai casi di abusi sessuali online sono: commercio di immagini di abusi su minori (40,3 per cento), sextortion (34,3), grooming (13,4), sexting (7,5) e molestie sessuali (4,5).

Purtroppo questo è solo un spaccato della realtà che gli stessi organizzatori dell'evento non sanno quantificare. Gli abusi on line si scoprono spesso solo quando le vittime chiedono aiuto. E, secondo i dati della Polizia postale, sono soprattutto i maschi tra i 14 e i 17 anni a denunciare in quanto vittime di sextortion, ovvero di estorsione sessuale.

Ma l'abuso on line non è meno grave di quello offline, dicono gli esperti, a causa della permanenza delle immagini dell'abuso sul web: gli esiti emotivi, psicologici e comportamentali sembrano essere gli stessi, come gli atti di autolesionismo, i suicidi, problemi di sonno, perdita di autostima, relazioni compromesse e difficoltà a scuola. Secondo l'Fbi, in poco più di un anno almeno 20 minorenni negli Usa si sono tolti la vita dopo essere stati vittime di sextortion.

L'intervento degli adulti in questo mondo di bambini sofferenti è necessario e urgente.

E Eugenia Maria Roccella, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia parla di «solitudine dei bambini» dinnanzi allo schermo, frutto «della crisi del quadro educativo, necessario a decodificare contenuti e relazioni».

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