Cronache

Primi arresti per gli scontri anti pass. Consigli dal sito No Vax: in fin di vita

Altri indagati per gli insulti a Draghi e Mattarella

Primi arresti per gli scontri anti pass. Consigli dal sito No Vax: in fin di vita

Per la prima volta il bilancio della manifestazione contro il green pass è di 5 arresti. Il corteo (non autorizzato), che ha visto sfilare 4mila persone, ha avuto diversi momenti di tensione con tentativi di sfondare il cordone delle forze dell'ordine. Degli 11 attivisti fermati, non riconducibili a organizzazioni o movimenti politici, cinque sono stati arrestati ieri per resistenza aggravata a pubblico ufficiale (due cittadini di 31 anni, uno di 29, uno di 26 e uno di 48). Il processo per direttissima si terrà oggi: rischiano dai sei mesi ai cinque anni di reclusione. Altri 6 sono indagati a piede libero per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, cori e insulti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi.

Il corteo è sfilato per il centro cittadino, da piazza Fontana, dietro il Duomo, lungo corso Vittorio Emanuele, piazza San Babila per arrivare in Loreto dove ha paralizzato il traffico e costretto i mezzi pubblici a deviare percorso, al grido di «Giù le mani dal lavoro», «No alla dittatura sanitaria», «Green pass iniezione di tirannia». Due le occasioni di scontro con gli agenti: in corso Buenos Aires alcune decine di manifestanti si sono staccati improvvisamente girando sui Bastioni di Porta Venezia, dove gli uomini del Reparto mobile hanno tamponato l'avanzata. E in piazzale Loreto: il corteo si è disgregato e qualcuno ha innescato lo scontro con i poliziotti. Tra i cori inneggianti Nunzia Schilirò, il vicequestore di Roma a rischio di provvedimento disciplinare per il suo intervento a Roma una settimana fa, anche insulti anche agli agenti schierati. L'apice della tensione in viale Monza sotto il ponte della ferrovia dove i manifestanti hanno caricato cercando di sfondare il cordone della polizia.

Intanto la Procura di Ferrara ha aperto un'indagine conoscitiva sul caso di un anziano malato di Covid ricoverato in gravi condizioni in rianimazione dopo aver seguito i consigli terapeutici di Ippocrateorg, l'associazione che ritiene la malattia «curabilissima» grazie a terapie domiciliari. A segnalare il caso i sanitari dell'ospedale Sant'Anna.

L'uomo, 68 anni, affetto da altre patologie non aveva mai voluto vaccinarsi.

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