Guerra in Ucraina

Stoltenberg a sorpresa a Kiev. E Putin martella su Odessa

"I soldati ucraini hanno torturato e ucciso civili. Abbiamo trovato alcune fosse comuni ad Avdiivka e nei prossimi giorni forniremo le prove"

Stoltenberg a sorpresa a Kiev. E Putin martella su Odessa

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«I soldati ucraini hanno torturato e ucciso civili. Abbiamo trovato alcune fosse comuni ad Avdiivka e nei prossimi giorni forniremo le prove. Chiediamo al Segretario Guterres di non essere un osservatore passivo». Alexander Bastrikyn, direttore del Comitato investigativo di Mosca, lancia un siluro che potrebbe avere ripercussioni sul conflitto e sulle diplomazie.

La notizia, pubblicata dalla Tass, è arrivata nel bel mezzo della visita a sorpresa del Segretario della Nato Stoltenberg a Kiev, e ha creato un certo imbarazzo. Fonti governative ucraine parlano di «propaganda di un regime ormai disperato che spara sui civili senza pietà». Il riferimento è all'attacco missilistico su Odessa che in serata ha provocato la morte di almeno 3 persone (ma ci sono 10 corpi sotto le macerie). Tra i 27 feriti anche il parlamentare Kivalov, che si trovava all'interno del suo castello divorato dalle fiamme. Sempre in serata i russi hanno colpito pesantemente Sumy e Kharkiv.

In attesa di chiarimenti su Avdiivka, la narrazione contagia le questioni di campo. Secondo gli 007 di Kiev, circa 18mila soldati del distretto meridionale della Russia avrebbero disertato. Il Cremlino, attraverso la voce di Peskov, risponde che si tratta di «pura fantasia», riferendo che è in corso «un'ampia mobilitazione per mettere il nemico definitivamente all'angolo». Peskov strizza l'occhio al recente arruolamento di circa 42mila ex miliziani della Wagner, che ora risponderebbero a Mosca. Lo scrive Politico, raccontando che la milizia mercenaria è stata frazionata in quattro gruppi: due impegnati nel Donbass, l'altra metà inviati nella Repubblica Centrafricana e in Mali per mettere alle corde i contingenti Usa. In Ucraina sono stati avviati 11mila procedimenti penali per elusione del servizio militare. Più di 30 uomini sono morti nel tentativo di attraversare il confine occidentale per sfuggire alla mobilitazione.

Con l'impiego di forze fresche ci sarebbero tutti i crismi per assistere all'avanzata di Mosca nel cuore dell'Ucraina, ma secondo il rapporto dell'Institute for the Study of War (Isw), è improbabile che le truppe russe riescano a ottenere una «penetrazione significativa dal punto di vista operativo» nel Donetsk, nonostante l'evidente arretramento dei battaglioni di Kiev. Se domenica il capo dell'esercito Sirsky aveva riconosciuto i successi tattici russi in alcune aree del fronte, compresi gli errori nella turnazione dei soldati, ieri ha rivelato che la situazione sarebbe migliorata, aggiungendo che i suoi «stanno infliggendo un gran numero di perdite tra gli invasori». Sirsky ha anche detto che l'area di Chasiv Yar «non può essere considerata nelle mani del nemico». La conquista darebbe alla Russia l'accesso a un'autostrada strategica che collega Kostiantinivka a Kramatorsk e Sloviansk.

Da Kiev Stoltenberg è convinto che l'Ucraina possa ancora ribaltare le sorti del conflitto: «Non è troppo tardi per la vittoria, Mosca deve capire che non può vincere. L'Ucraina nella Nato? Non certo al vertice di luglio, ma lavoriamo solo per l'adesione».

Zelensky ribadisce l'importanza «della rapida consegna degli aiuti militari, anche perché Mosca si sta preparando per ulteriori azioni offensive».

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