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"Terroristi sulle Ong". Arriva l'assist per Salvini

"Terroristi sulle Ong". Arriva l'assist per Salvini

Nuova udienza a Palermo del processo Open Arms che vede l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, imputato con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, per i fatti relativi all'agosto del 2019, quando la nave dell'Ong Open Arms con 147 migranti a bordo attese diversi giorni prima di potere attraccare. L'udienza era finalizzata a «verificare le condizioni fisiche e psicologiche dei naufraghi a bordo», nonché «le condizioni igienico-sanitarie della nave dopo 20 giorni di attesa in mare».

Tra i testimoni a sfilare nell'aula bunker del carcere Ucciardone, oltre all'ex prefetto di Agrigento, Dario Caputo e all'ex direttore sanitario dell'ospedale di Licata, Vincenzo Asaro, anche la psichiatra dell'ASP di Agrigento, Cristiana Camilleri e Marc Reig Creus, il capitano della nave Open Arms. Nella sua deposizione l'ex prefetto Caputo ha dichiarato che il comandante della Open Arms nell'agosto del 2019 «non volle portare i profughi in Spagna». Nella sua testimonianza Creus invece ha detto che «non eravamo nelle condizioni di arrivare in Spagna. Non stavamo bene psicologicamente e fisicamente. Eravamo a 700 metri dal porto di Lampedusa e la gente minacciava di gettarsi in acqua». Ma ha anche svelato che Malta aveva dato l'ok a sbarcare 39 migranti. Ma il capitano ha detto di no: «Non avremmo potuto spiegare a chi fosse rimasto sulla nave perché solo alcuni potevano essere portati a terra e altri no. Temevamo disordini a bordo perché gli animi erano esasperati, temevamo per la sicurezza della nave». Dopo le testimonianze mediche la difesa di Salvini dichiara che «nessun migrante a bordo della Open Arms era stato ricoverato una volta ricevuto il via libera allo sbarco in Sicilia, le loro condizioni erano infatti discrete tanto che non era possibile escludere l'eventualità di un ulteriore viaggio verso la Spagna». Inoltre «l'ex prefetto Caputo ha confermato la preoccupazione del procuratore Luigi Patronaggio per la possibile presenza sulle navi di persone pericolose (per esempio terroristi)», rimarca la difesa di Salvini. «Se questi sono i testi dell'accusa abbiamo già vinto. Non c'è un elemento a mio carico.

Fossero tutti così» ha commentato il leader della Lega.

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