Cultura e Spettacoli

I poliziotti con la faccia da maiale. Il filmato choc di Gianna Nannini

L'ultimo singolo della cantante toscana ha sollevato un'ondata di critiche. Il video del brano è stato ritenuto offensivo nei confronti degli agenti e i sindacati chiedono le scuse della Giannini

I poliziotti con la faccia da maiale. Il filmato choc di Gianna Nannini

L'ultimo brano di Gianna Nannini è uscito da poco su Youtube e già ha scatenato la polemica. "L'aria sta finendo", questo il titolo della nuova canzone della rocker toscana, ha sollevato l'indignazione delle forze dell'ordine, che nel videoclip sono ritratte in modo "offensivo". Il video è finito nel mirino dei sindacati della Polizia che, attraverso alcuni comunicati ufficiali, hanno criticato l'atteggiamento provocatorio della musicista e ora chiedono le sue scuse.

Nel videoclip del brano di Gianna Nannini, si vedono alcuni poliziotti con facce da maiale picchiare persone di colore. Subito dopo la diffusione del videoclip i sindacati di categoria della Polizia si sono mossi contro il filmati considerati offensivi. Vincenzo Chianese, segretario generale di ES Polizia, in una nota ha chiesto a gran voce le scuse della Giannini: "Crediamo che la cantante farebbe bene a scusarsi subito con i poliziotti italiani per le immagini che aprono l'ultimo videoclip che ha pubblicato su YouTube: un'animazione che offre, soprattutto ai più giovani, una rappresentazione offensiva dei servitori dello Stato, raffigurati come maiali intenti a picchiare selvaggiamente inermi persone di colore mentre sono a terra".

Il segretario si è chiesto quale messaggio abbia voluto dare la cantante con il video, soprattutto verso la platea dei giovanissimi: "Cosa ha spinto un'artista indubbiamente capace, che ha avuto grandi momenti di gloria, ad accomunare chi rischia la vita per difendere tutti con l'inquinamento dell'aria, dei mari, del cibo o con la crudeltà con gli animali? Se la Nannini chiarisse che lei non ci vede come porci dediti alla violenza gratuita siamo sicuri che tutti i servitori dello Stato apprezzerebbero molto e, con noi, anche la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, che hanno di noi una visione corretta e, quindi, completamente diversa".

Sulla stessa linea si è mosso anche il FSP. della Polizia di Stato. A farsi portavoce delle critiche è stato il Segretario Generale, Valter Mazzetti, che ha definito "provocazione becera e squallida" il video della canzone. Il rappresentante degli agenti ha compreso la volontà di Gianna Nannini di racchiudere in una clip le storture della società moderna, ma di lì a dipingere gli agenti come feroci picchiatori e con oscene fattezze da maiali ce ne vuole: "Riteniamo questa trovata davvero vergognosa per più motivi perché gli agenti che si accaniscono su presunte vittime inermi sono disegnati con un'uniforme che richiama con chiarezza quella della Polizia italiana, e soprattutto perché sono raffigurati con facce di maiali. Un grave oltraggio che calpesta la dignità e il sacrificio di migliaia di donne e uomini che servono lo Stato e i cittadini con onestà e con coraggio. Libertà ed estro artistico non c'entra. Questo è un messaggio sbagliato senza se e senza ma".

Mazzetti, nel chiudere l'intervento critico chiedendo le scuse da parte della Nannini, ha poi sottolineato come la stessa Giannini abbia più volte usufruito dei servizi della polizia: "Nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei "maiali", e riteniamo che non dovrebbe lasciarsi andare a certi scivoloni.

La Nannini ritrovi lucidità e senso civico e si scusi con chi si guadagna quattro spiccioli onestamente rischiando la vita ogni giorno per la sicurezza sua e di tutti gli altri".

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