Calcio

"Ingiusto mandarlo via. In tanti ingenerosi con lui"

L'ex tecnico, maestro del toscano, lo difende e racconta: "È un passionale, lui conta su di me e io tanto su di lui"

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Ma chi è il vero Massimiliano Allegri? Il pacato «Dottor Jekyll» che da amico si mette a disposizione del suo «maestro» Giovanni Galeone, 83 anni, alle prese con un problemino di salute? Oppure l'isterico «Signor Hyde» di mercoledì sera in coppa Italia che domina il match contro l'Atalanta lasciandosi però andare a una rabbia inconsulta contro tutti e tutto? Insomma, sempre Max: al «massimo», nel bene e nel male.

Mister Galeone, il suo «allievo» sta facendo faville. Quando l'ha sentito l'ultima volta?

«Prima della finale mi ha mandato un messaggio sul telefonino: Mister, ci siamo...».

Risposta?

«Ti porterò fortuna...».

E così è stato...

«Max ha impostato la partita alla perfezione. La squadra lo ha seguito e la Juve ha vinto meritatamente».

La Dea di Gasperini ha un po' deluso...

«Ha pagato l'assenza di Scamacca e il fatto di aver preso il gol di Vlahovic all'inizio».

Gasperini, al pari di Allegri, è stato uno dei suoi «ragazzi» quando lei guidava il Pescara dei miracoli...

«Non a caso al termine della finale un amico mi ha inviato le due figurine Panini di Max e Gian Piero con la maglia del Pescara e la scritta: Coppa Italia 2024: Pescara vs Pescara».

Il legame con Max iniziò in Abruzzo. Allo stadio Adriatico furoreggiava la scritta «Dio ha inventato prima il pallone e poi Galeone»...

«Massimiliano muoveva in campo i primi passi da professionista. Serio, intelligente, lavoratore. Si capiva che avrebbe fatto strada...».

Da sempre se Max è nervoso e ha bisogno di buoni consigli, sa che può contare su un Galeone inaffondabile...

«E viceversa...».

In che senso?

«Di recente ho confidato a Max di avere un piccolo problema di salute. Volevo temporeggiare nel fare gli accertamenti. Ma lui mi ha urlato: Mister, ora si fa come ca...o dico io. Pochi giorni dopo, grazie al suo aiuto, ero al San Raffaele sotto le sapienti mani del professor Zangrillo...».

Allegri ha centrato i due obiettivi fissati dalla società: piazzamento Champions e coppa Italia. Eppure nelle ultime ore la tensione ha superato i limiti di guardia. C'è chi parla addirittura di «esonero immediato»...

«Non sarebbe giusto...».

Quel gesto della mano a «scacciare» Giuntoli nel momento dei festeggiamenti è un segno inequivocabile...

«Credo che vada interpretato con la voglia di gioire solo con il gruppo squadra. E poi il carattere passionale di Max lo conosciamo...».

Nel corso della stagione le critiche ad Allegri sono state esagerate?

«A volte le ho trovate ingenerose, se si considera che Max si è trovato a gestire, da solo, situazioni davvero pesanti».

Quale sarà il futuro di Allegri? Riuscirà a... calmarsi?

«Lo vedrei bene in Premier League. Anche se in Italia De Laurentiis farebbe di tutto per portarlo a Napoli».

Città di mare ideale per uno che si chiama Galeone... Infatti ha allenato anche lì.

«Sono

nato a Napoli e la amo. Accettai la panchina dopo che Carletto Mazzone era andato via per la disperazione. Ma fu un errore: la situazione era fuori controllo. Oggi il Napoli è un grande club. E Max un grande allenatore...».

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