Economia

Embraco, operaio incatenato ai cancelli: "Non mollo"

Sale la tensione nel torinese per la vertenza Embraco: un operaio incatenato ai cancelli. Calenda in Ue per chiedere deroghe e verifiche

Embraco, operaio incatenato ai cancelli: "Non mollo"

Sale la tensione a Riva di Chieri, in provincia di Torino, dove i lavoratori della Embraco protestano da giorni contro la scelta dell'azienda di licenziare e di spostare la produzione all'estero.

"Il lavoro ci sta mancando, l'azienda deve tornare sui suoi passi", denuncia Daniele Simoni, 54 anni e da 25 dipendente della ditta del gruppo Whirlpool, che ha deciso di incatenarsi ai cancelli della fabbrica, "L'azienda deve tornare sui suoi passi ci stanno rovinando. Non sappiamo cosa potrà accadere, come potremo continuare a pagare bollette e mutui. Ad una certa età siamo tagliati fuori dal lavoro. Vediamo cosa succederà in questi giorni, speriamo ci siano spiragli da quello che sta facendo il ministro Calenda, che si sta impegnando per noi. Noi non molliamo, ma è difficile stare tranquilli. Quello che vorremmo è solo questo: poter rientrare a casa tranquilli".

Intanto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, è volato a Bruxelles per chiedere alla commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, una deroga ai trattati per casi particolari come questo. "Ci sono condizioni che sono strutturali", ha spiegato Calenda, "Io non potrei fare una norma che dice che per Embraco il costo del lavoro è un X più basso, perché sarebbe un aiuto di Stato. Ma penso si possano interpretare i trattati nel senso di dire che in questo specifico caso, cioè di un'azienda che si muove verso la Slovacchia, verso la Polonia, questa normativa può essere derogata. Vedremo quale sarà la risposta della Vestager".

Un incontro giudicato positivo dal ministro. Domani, ha riferito l'inquilino del dicastero via Veneto, la commissaria farà una conferenza stampa.

"Ci siamo chiariti", ha aggiunto Calenda, "Mi pare che abbia molto ben chiaro il problema e mi ha assicurato che la Commissione sarà molto intransigente nel verificare i casi segnalati in cui o c'è un uso sbagliato dei fondi strutturali, cioè non consentito, o peggio, di aiuto di Stato per attrarre investimenti che sono parte dell'Unione europea".

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