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"Cosa buona". Il carrello tricolore della Meloni piace pure alla Coop

Tra gli scaffali del supermercato la politica non conta: a dettare legge è lo scontrino. Così i consumatori apprezzano la misura salva prezzi del governo. "Dà beneficio al portafoglio"

"Cosa buona". Il carrello tricolore della Meloni piace pure alla Coop

Non c'è più il rosso Coop di una volta. Ormai, anche nel supermercato tradizionalmente gradito dai progressisti, la clientela pensa al portafoglio e apprezza quindi gli sforzi del governo contro il caro spesa. Tra gli scaffali, mentre si riempie il carrello, non c'è retorica politica che tenga: a dettare legge è lo scontrino. Così, a pochi giorni dall'avvio del trimestre anti-inflazione varato dall'esecutivo per calmierare i prezzi e tutelare i consumatori, anche i frequentatori nella nota catena valutano già positivamente l'iniziativa voluta da Giorgia Meloni e disposta dal ministero delle imprese e del made in Italy. "È una buona cosa e sicuramente porterà qualche vantaggio a noi cittadini", ci dice una signora, mentre spunta la lista della spesa scritta rigorosamente a mano su un bigliettino.

Trimestre anti-inflazione: parlano i consumatori

Per capire quale sia davvero la reazione degli italiani al trimestre anti-inflazione ci siamo messi in ascolto dei consumatori proprio durante il momento della verità: quello della spesa, appunto. E lo abbiamo fatto andando in alcuni punti vendita Coop, catena che ha sottoscritto il patto contro il caro prezzi assieme alle altre realtà della grande distribuzione. Girando tra gli scaffali in cerca del "carello tricolore" che contrassegna i prodotti scontati o a prezzo bloccato, ci siamo subito resi conto di come molti fossero perfettamente a conoscenza della speciale misura. "Si tratta di un'iniziativa fondamentale, chi ha una pensione bassa come la mia ha avuto grossi problemi nelle ultime settimane a causa dell’aumento dei prezzi", ci dice Antonietta durante la sua spesa all'Ipercoop Beinasco (Torino). Nello stesso punto vendita, Giulia, riconosce il provvedimento come "un primo passo importante", augurandosi che "venga rinnovato alla fine dei tre mesi".

Coop interno anti inflazione

Il 30enne e la pensionata

Il timore di alcuni consumatori è infatti che il momentaneo giovamento allo scontrino prodotto dall'intesa governo-imprese possa esaurirsi al termine del periodo garantito. E questo perché - ci spiega Andrea, 30 anni, guarda giurata - "non è detto che la situazione migliorerà così rapidamente". La percezione non è diversa alla Coop di Crema (Cremona), dove una signora ci confida le difficoltà economiche riscontrate negli ultimi mesi a causa dei rincari. "Prima coprivo le spese grazie alla pensione da operaio di mio marito, oggi dobbiamo attingere anche dalla mia, che era un po' il nostro salvadanaio. E a fine mese spesso arriviamo a fatica", dice. Per questo il trimestre anti-inflazione della Meloni viene considerato una "cosa buona", perché "anche i piccoli risparmi, se sommati, danno beneficio al portafoglio di chi ha difficoltà".

"Cercano il carrello tricolore"

Single, pensionati, studenti, giovani, padri e madri di famiglia: i profili dei consumatori incontrati tracciano uno spaccato trasversale della società, dimostrando come il tema dell'inflazione sia sentito a più livelli. "Nell'ultimo periodo la gente è molto più attenta a sconti e offerte. Molti ci hanno subito chiesto dove fossero i prodotti col nuovo carrello tricolore", ci racconta a Como una commessa. Non mancano alcuni voci più scettiche tra i consumatori: qualcuno vorrebbe prezzi maggiormente ribassati, altri definiscono la misura "solo un palliativo" o lamentano di non averla ancora trovata in tutti i supermercati della zona. Come spiegato dal ministro Adolfo Urso, però, l'iniziativa ha avuto una fase di rodaggio e "la campagna di pubblicità progresso inizierà il 6 ottobre". Allora - ha aggiunto l'esponente di governo - "i cittadini potranno davvero controllare sul bancone del carrello tricolore se i prezzi saranno mantenuti stabili e sarà incoraggiato il consumo e al contempo sarà favorita la spesa".

Spesa anti inflazione

La narrazione anti-governo della sinistra

Piccolo o grande che sia, un risparmio non lo si rifiuta mai: al di là delle personali simpatie politiche, i consumatori in maggioranza ci riferiscono questo. E il concetto, dettato da un comprensibile pragmatismo di fondo, smentisce peraltro le critiche arrivate nelle ultime ore da sinistra. "Questi del governo a far la spesa non ci vanno mai, è una presa in giro", aveva tuonato Maurizio Landini su La7, scagliandosi contro il trimestre anti-inflazione. E pure la stampa progressista ci aveva messo del proprio, parlando - come nel caso del Fatto Quotidiano - di "scarse adesioni" e persino di "grande bluff" a nemmeno 24 ore dall'inizio dell'operazione risparmio. L'impressione è che si trattasse del solito fango preventivo.

Il momento dello scontrino

La prova del nove la si ha soffermandosi davanti alle casse, dopo il fatidico momento dello scontrino. Qualcuno paga e se ne va senza dir nulla, altri preferiscono aspettare i conti di fine mese. "Meglio non pensarci, per ora". Una donna, mentre imbusta la spesa, dà voce alle proprie impressioni: "Ho sette figli e sono sempre oculata nelle spese. Per riempire il frigo, purtroppo, oggi spendo il doppio di qualche anno fa. Penso che il carrello tricolore sia una buona cosa, magari da integrare con altre accortezze da buoni consumatori e altri sconti del supermercato". Poi la riflessione più politica: "Lo Stato non deve intervenire sull'economia e sul mercato, ma in questo caso c'è stato un accordo tra governo e imprese.

Mi sembra una cosa interessante".

gente fa la spesa Coop

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