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Studente fa il gesto della pistola alla Meloni. La premier: "Triste nell'anniversario di Biagi"

La preside del liceo Righi commenta subito in maniera inflessibile: "Assumeremo un provvedimento disciplinare". La Russa: "Atto da condannare anche se è un ragazzino"

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Studente fa il gesto della pistola alla Meloni. La premier: "Triste nell'anniversario di Biagi"

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Braccio che si allunga e mani che mimano una pistola puntata con precisione contro Giorgia Meloni: si tratta di un gesto mostrato da uno degli studenti del liceo Righi che stava assistendo oggi pomeriggio alla seduta dell'Aula del Senato mentre erano in corso le comunicazioni del capo del governo in vista del Consiglio Ue di giovedì e venerdì. Il fatto è venuto a galla dopo delle prime testimonianze a opera di alcuni parlamentari. Lo stesso presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, ha dovuto segnalare questo spiacevole episodio: "Da parte di uno studente ci sono state due dita e il pollice alzato verso il premier immediatamente represso da una delle insegnati che mi piace qui segnalare per condannarlo nella maniera più decisiva anche se si tratta di un ragazzino". La premier ha poi commentato il fatto: "Mi colpisce che un gesto così avvenga nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'omicidio di Marco Biagi, un servitore dello Stato che ha pagato con la vita la sua disponibilità verso le istituzioni".

Subito dopo sono arrivati i video. Il giovane, un minorenne in gita con la classe, è seduto in prima fila, accanto a una compagna e a due professori. La Russa saluta l'aula, gli studenti e le studentesse si alzano in piedi, compreso lui, che però punta poi le mani a forma di pistola in direzione del presidente del Consiglio. Una docente lo nota e immediatamente gli abbassa il braccio. Lo staff del Senato raggiunge il giovane per redarguirlo. Stando a quanto detto dai suoi compagni di scuola, quel gesto non sarebbe stata però una minaccia, bensì "un simbolo di lotta, reso famoso da Autonomia Operaia e poi rimasto nell'inventario comune" dei gesti di manifestazione del dissenso. Una versione che comunque non viene assolutamente presa per buona dalla preside del liceo Righi, lo scientifico migliore di Roma secondo la classifica Eduscopio.

"Assumeremo un provvedimento disciplinare nei confronti del ragazzo", ha specificato la dirigente scolastica, Cinzia Giacomobono. "Sono cose che non vanno fatte. Nel nostro liceo sappiamo che ci sono studenti di sinistra estrema, critici verso il governo, e studenti di estrema destra. Non è prevedibile tutto quello che i ragazzi possono fare, noi insegniamo ogni giorno ai ragazzi i valori della democrazia e del rispetto. Il Consiglio di classe valuterà il da farsi - aggiunge - in base al regolamento di istituto e alla gravità di quanto compiuto. Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l'aspettava", aggiunge la preside. Il fatto è poi passato nelle mani del questore anziano Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia). Dopo quanto è successo, il parlamentare ha incontrato la professoressa che ha subito stigmatizzato il comportamento. Un gesto inappropriato, ha detto Nastri, facendo sapere che il ragazzo "è già pentito e si è scusato".

In ogni caso, adesso il giovane sarà destinato a un grave sanzione scolastica.

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