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Crocifissi distrutti e odio anti-cristiano: la bomba pronta a esplodere in Europa

Negli ultimi mesi luoghi di culto sotto attacco per ben tre volte. È un campanello d'allarme: il Vecchio Continente è sempre più radicalizzato

I crocifissi distrutti e l'odio anti cristiano: quella la bomba pronta a esplodere in Europa

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I crocifissi distrutti e l'odio anti cristiano: quella la bomba pronta a esplodere in Europa

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L'Europa vive anni bui a causa del grande numero di islamici radicalizzati che vivono nei diversi Paesi dell'Unione. Sono numerose le ragioni che hanno esposto il Vecchio Continente al rischio di annientamento della cultura millenaria che caratterizza questa parte di pianeta, che ogni Paese ha faticato per costruire e raggiungere nel corso della sua storia. Ci sono fondati motivi per credere che nelle pieghe delle società europee si siano inseriti personaggi dediti alla radicalizzazione, il cui obiettivo è convertire, anche con la forza, le comunità alla religione di Maometto. Gli assalti alle chiese di Alessandria (guarda il video) sono solo l'ultimo episodio di una deriva violenta e preoccupante sospinta dalle personalità musulmane integraliste. Nell'ultimo anno in Europa si sono registrati almeno tre episodi di grave entità, che dovrebbero essere un forte campanello d'allarme per capire quale direzione sta prendendo la società europea.

L'assalto di Alessandria

Il marocchino ha agito in tre diversi momenti, prendendo di mira chiese diverse nel capoluogo piemontese. Il suo obiettivo, come si evince dalle immagini e dai racconti, era quello di oltraggiare i simboli della religione cattolica. In due chiese ha distrutto scientemente tre crocefissi ma ha anche "minacciato gli operatori di polizia e la popolazione cristiana affermando di voler vendicare le morti nel conflitto israelo-palestinese". Questa la nota ufficiale con la quale il Viminale ha annunciato l'espulsione, già avvenuta, dell'uomo, per altro già noto alle forze dell'ordine. Il rischio di una escalation a seguito del conflitto tra Israele e Palestina è concreto e il rischio è che questi atti possano ripetersi per mano di lupi solitari sparsi in Italia e, in generale, in tutta Europa.

Gli sfregi di Torino

Solo poche settimane fa, a metà agosto, un altro grave episodio si è registrato a Torino, nella centralissima piazza San Carlo Borromeo, dove si affacciano due chiese gemelle. Il migrante ha preso di mira quella omonima, uno dei simboli della città, un monumento religioso visitato ogni anno da migliaia di persone. È stato ripreso da alcuni passanti mentre compiva la sua opera vandalica, prima lanciando oggetti vari contro la vetrata e poi, avendo trovato un masso, scagliandolo contro la vetrata d'ingresso, distruggendola. E mentre riversava tutta la sua rabbia contro la chiesa, l'uomo pronunciava frasi pressoché incomprensibili contro i cristiani.

L'aggressione in Spagna

È dell'inizio dell'anno, invece, l'aggressione più grave finora registrata. I fatti si sono svolti in Spagna, ad Algeciras nella provincia dell'Andalusia, dove un marocchino armato di katana ha assaltato due chiese, uccidendo un sagrestano e ferendo altre tre persone all'urlo di "Allah Akbar". In quel caso la polizia spagnola agì per terrorismo contro l'attentatore, un 25enne marocchino, arrestato poco dopo. Successivamente è emerso che l'uomo ha agito come "lupo solitario" in un'azione mirata a colpire la Chiesa nel nome di Allah: non ha solamente accoltellato le persone, tra le quali un prete, ma con la sua katana ha anche distrutto i quadri e gli arredi religiosi delle due chiese, nello stesso modo in cui ha agito l'assalitore di Alessandria. Impossibile non trovare dei collegamenti tra le diverse vicende.

Gli attacchi del passato

Sono impressi nella memoria gli attentati che si sono verificati negli ultimi anni in Europa. Tra questi ci sono quelli di Nizza e Avignone del 2020 a opera di un 20enne sbarcato a Lampedusa, che ha ucciso tre persone. Nel 2016 in Normandia, invece, in due hanno sgozzato un prete, Jacques Hamel, a Rouen in un attentato rivendicato dall'Isis. Nel 2020, poi, un uomo nato in Italia da genitori stranieri ha colpito con un coltello un prete di Trieste inneggiando ad Allah e nel bresciano, nel 2018, un musulmano ha fatto irruzione in una chiesa durante la messa di Natale sempre al grido di Allah e pronunciando frasi in arabo.

Come si evince dai report del Consiglio europeo, tra il 2010 e il 2021 si sono registrati in Europa 130 attacchi terroristici di matrice jihadista o ispirati da ragioni religiose.

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