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Bando per le imprese, ecco come ottenere i finanziamenti di Regione Lombardia

Il Bando Internazionalizzazione di Regione Lombardia viene potenziato: un milione in più per la conqusita di nuovi mercati e l'export delle Pmi

Rilanciata Linea Internazionalizzazione: così Regione Lombardia spinge l'export

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Rilanciata Linea Internazionalizzazione: così Regione Lombardia spinge l'export

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Regione Lombardia in campo per stimolare l'export delle imprese del territorio volano della crescita del Nord Italia e del Paese. A giugno Regione Lombardia ha finanziato con 1,4 milioni di euro aggiuntivi il bando Linea Internazionalizzazione 2021-2027, già rimpinguato a febbraio con 7,05 milioni di euro. Attraverso questo bando sarà possibile garantire da 35 a 350mila euro per azienda, al fine di sostenere l'export delle Pmi.

A chi è rivolto il bando Linea Internazionalizzazione

Possono candidarsi alla nuova tornata di Linea Internazionalizzazione 2021-2027 tutte le imprese che avevano già presentato domanda per il bando scaduto il 17 febbraio scorso senza ricevere una selezione esplicita. Le imprese in questione devono essere iscritte a uno dei registri imprese della Regione Lombardia e aver all'attivo almeno due esercizi di bilancio regolarmanete approvati.

Non sussiste alcun limite in termini di codice Ateco, ma per le imprese l'unico requisito è la necessità di essere registrate nel territorio della Regione. Sono prese in considerazione le imprese di tutte le filiere esportatrici della manifattura, ma anche quelle che operano servizi di vario tipo purché non quotate e non costituite come grandi imprese.

Cosa prevede il bando per l'export

Il bando consiste in un aiuto alle imprese che in ordine cronologico presentano la domanda di partecipazione e sono iscrivibili ai sensi del regolamento. Questo per l'80% viene erogato sotto forma di finanziamento agevolato a tasso zero e di durata dai 3 ai 6 anni e per il restante 20% consiste in un contributo a fondo perduto subordinato alle regole del Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese.

Ogni impresa deve preventivamente presentare un piano garantito per il finanziamento di attività di internazionalizzazione, ben precisato dalla Regione nelle modalità su cui può intervenire: "promozione di nuovi servizi e modelli di networking, e-commerce e promozione anche basati sul ricorso alle tecnologie digitali per lo sviluppo e il rafforzamento della propria posizione sul mercato internazionale; partecipazioni a manifestazioni fieristiche di livello internazionale; acquisizione di servizi per la promozione dell’export", a cui si aggiungono digitalizzazione e sviluppo sostenibile.

Il ruolo di Finlombarda per l'export

Il sostegno sarà gestito da Finlombarda, la società in house di Regione Lombardia che sotto la vigilanza della Banca d'Italia opera le politiche di promozione dell'export. Presieduta da Andrea Mascetti, Finlombarda in questo caso svolge un operato che può essere definito complementare, per la Lombardia, a quello di strutture come Simest, che stanno promuovendo finanziamenti a tutto campo per lo sviluppo del Paese e della sua economia.

La Lombardia, "motore" economico del Paese, da tempo sta rilanciando il valore delle sue esportazioni per trainare la crescita del Paese. Solo nel primo trimestre 2023 ha segnato un +9,1% nell'export e ha visto l'ingresso di 122mila nuove imprese nei suoi registri, coprendo da solo un quinto dell'intero panorama imprenditoriale nazionale. I bandi per le Pmi mirano a rafforzare il tessuto produttivo della regione più popolosa e produttiva d'Italia e mirano a far sì che l'eredità del Covid e della crisi energetica siano, con l'export, messe alle spalle.

E finanziamenti pubblici mirati possono aiutare le Pmi lombarde a competere in un mondo sempre più inquieto.

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