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Giornata europea della prostata, 6 regole per mantenerla in salute

In occasione di questa giornata dedicata, scopriamo insieme come prendersene cura prevenendo infiammazioni gravi

Giornata europea della prostata, 6 regole per mantenerla in salute

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Giornata europea della prostata, le regole per mantenerla in salute

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Il 15 settembre 2023 si celebra la Giornata europea della prostata istituita per invitare la popolazione maschile a prendersi cura di questa ghiandola localizzata al di sotto della vescica.

I primi campanelli d’allarme di un cattivo funzionamento non devono essere assolutamente sottovalutati. In Italia il cancro alla prostata è il tumore più diffuso tra gli uomini. Rappresenta il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo. Fattori di rischio sono la genetica, uno stile di vita sedentario, l’obesità, il diabete e un’alimentazione non sana. Intorno ai cinquant’anni si può manifestare un ingrossamento benigno della prostata che tende ad esercitare una pressione fastidiosa sulla vescica e sull’uretra provocando un bisogno frequente di urinare o difficoltà durante la minzione stessa. Nei casi più gravi si può verificare un vero e proprio blocco della minzione con perdita di sangue, chiamata ematuria.

Per mantenere in salute la prostata gli urologi consigliano uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata.

Sotto alcuni piccoli e preziosi accorgimenti da seguire.

  • Effettuare una visita urologica ogni anno: questo appuntamento è valido soprattutto per gli uomini intorno ai cinquant’anni. Lo screening va regolarmente fatto intorno ai quarant’anni se in famiglia ci sono stati casi di cancro alla prostata.
  • Massima attenzione all’idratazione: bere almeno due litri di acqua al giorno consente di purificare il tratto urinario e prevenire infezioni urinarie dannose. Bisognerebbe avere l’abitudine durante la giornata di sorseggiare l’acqua a più intervalli e non solo durante la consumazione dei pasti.
  • Avere una vita sessuale regolare: l’astinenza sessuale provoca un ristagno di secrezioni che possono scatenare delle infezioni seminali. Inoltre da evitare è di non assecondare lo stimolo eiaculatorio che interrotto provoca il reflusso intraprostatico responsabile di molte infiammazioni.
  • Regolarizzare l’attività intestinale: chi soffre di stipsi cronica è più esposto al rischio di infiammazioni a carico di questa ghiandola. Prezioso è il consumo di cibi ricchi di fibre che depurano l’organismo da scorie e tossine in eccesso.
  • Consumare alimenti antiossidanti: a tavola ci si può prendere cura della prostata mangiando cibi ricchi sostanze antiossidanti come le vitamine A, E, C, il licopene, il manganese, lo zinco e il selenio. Via libera quindi a carote, albicocche, frutta secca, frutti rossi, cereali integrali, legumi, verdure a foglie verde e tuorlo d’uovo. Da limitare invece sono i cibi ricchi di grassi come insaccati, formaggi grassi, molluschi, crostacei, spezie in primis il pepe e il peperoncino, caffè e alcolici.
  • No alla vita sedentaria: l’attività sportiva costante stimola la circolazione pelvica. Bisogna però fare attenzione alla cylette perché la posizione su di essa può scatenare dei microtraumi perineali che possono scatenare infiammazioni e irritazioni fastidiose.
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