Rimedi naturali

Prostata in salute anche d'estate: consigli e rimedi naturali

A tavola è bene prediligere frutta, verdura e alimenti ricchi di Omega-3 come il salmone e il tonno

Prostata in salute anche d'estate: consigli e rimedi naturali

Ascolta ora: "Prostata in salute anche d'estate: consigli e rimedi naturali"

Prostata in salute anche d'estate: consigli e rimedi naturali

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Il gran caldo potrebbe essere una spina nel fianco per gli uomini, soprattutto se over 50. In base agli ultimi dati epidemiologici, infatti, sono in costante aumento i disturbi della prostata, una piccola ghiandola il cui compito principale è quello di produrre una parte del liquido seminale.

In estate la perdita di liquidi legata alla sudorazione, se non associata a una corretta idratazione, apre la strada allo sviluppo di infezioni che possono rivelarsi anche molto fastidiose. Ma cosa si può fare per mantenere la prostata in saute? Esistono a tal proposito alimenti raccomandati e rimedi naturali efficaci? Ne abbiamo parlato con il dottor Luigi Alberto Marrari.

L'ipertrofia prostatica benigna

Nota anche come "ingrossamento della prostata", l'ipertrofia prostatica benigna è la seconda patologia più frequente nel sesso maschile ed è legata ai normali processi di invecchiamento. Con l'avanzare dell'età la ghiandola, in risposta allo squilibrio tra gli ormoni androgeni ed estrogeni, tende a modificare il proprio volume.

Condizioni che favoriscono la comparsa del disturbo sono la familiarità, l'obesità, il diabete e le malattie cardiovascolare. La sintomatologia tipica dell'ipertrofia prostatica benigna consiste principalmente nella difficoltà della minzione, alla quale si associa altresì il bisogno frequente di urinare e la sensazione di parziale svuotamento della vescica. Talvolta possono altresì verificarsi problemi nell'erezione e nel suo mantenimento.

La prostatite

Un'altra problematica spesso diagnosticata è la prostatite, ovvero l'infiammazione della prostata che può avere cause infettive e non. Nel primo caso i maggiori responsabili sono i batteri che provengono dall'intestino, soprattutto il tanto temuto Escherichia coli. Scarsa igiene, abbassamento delle difese immunitarie e rapporti sessuali non protetti sono fattori che favoriscono l'infezione.

La prostatite può manifestarsi a qualsiasi età con sintomi caratteristici. Tra questi figurano: febbre, brividi, urgenza minzionale notturna (nicturia), presenza di batteri e/o di sangue nelle urine, irregolarità nell'emissione dell'urina. Ancora algie muscolari e articolari, dolore nella zona genitale e nella parte bassa della schiena.

Prostata, la prevenzione a tavola è fondamentale

Per una prostata in salute la prevenzione è la migliore arma a nostra disposizione. Un'analisi del 2008 patrocinata dalla Società Europea di Urologia ha individuato una correlazione tra l'ipertrofia prostatica, i distubi urinari e l'infiammazione cronica. Dunque l'ingrossamento della ghiandola sembrerebbe collegato anche ad alterazioni ormonali di origine autoimmune e alla sindrome metabolica.

Il primo passo da compiere è quello di scongiurare qualsiasi stato flogistico bevendo a sufficienza (almeno due litri di acqua al giorno). Al bando le bevande alcoliche, i cibi ricchi di Omega-6, le carni conservate, gli insaccati, le uova, i fritti, le farine raffinate, i formaggi grassi, i cibi speziati e i dolci.

L'alimentazione deve essere equilibrata e ricca di fibre, di frutta e di verdura. Sarebbe opportuno privilegiare l'assunzione di semi oleosi, olio extravergine d'oliva e pesci con un buon quantitativo di Omega-3, come salmone, tonno, sardine e sgombri.

Indispensabile la pratica regolare di attività fisica. Ma attenzione all'uso quotidiano della bicicletta che può incidere negativamente sulla prostata e sulla salute delle vie urinarie in soggetti che hanno già manifestato disturbi a riguardo.

Rimedi naturali

Sono diversi i rimedi naturali che possono aiutare la prostata nel suo corretto funzionamento. Gli indiani della Florida per contrastare le problematiche delle vie urinarie e dell'apparato riproduttivo usavano il frutto della Serenoa repens, una pianta appartenente alla famiglia delle Arecacee.

L'arbusto è un grado di inibire il legame del diidrotestosterone ai recettori degli androgeni e l'attività dell'enzima 5-alfa-reduttasi. Quest'ultimo è responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone, suo metabolita attivo che influisce sulla proliferazione cellulare tipica dell'ipertrofia prostatica.

Uno studio italiano ha focalizzato l'attenzione sulla sinergia tra la Serenoa repens e l'Urtica dioica (ortica).

L'uso combinato delle piante ha un'azione antiossidante e antinfiammatoria attraverso l'inibizione degli enzimi ciclossigenasi e 5-lipossigenasi, con conseguente riduzione della sintesi delle prostaglandine e dei leucotrieni.

Commenti