Calcio

Tutto il mondo del calcio piange per Mihajlovic

Non solo le ex squadre in cui ha giocato e che ha allenato, tutti i club si stringono alla famiglia di Mihajlovic nel giorno della sua morte. Il ricordo dell'uomo e del campione

Tutto il mondo del calcio piange per Mihajlovic

Da quando la pessima notizia è stata resa pubblica dalla famiglia, è un susseguirsi rapido di reazioni da parte delle squadre e dei calciatori che hanno incrociato Sinisa Mihajlovic. Le voci si erano inseguite negli ultimi giorni ma nessuno voleva crederci davvero. Purtroppo, in questo caso, i bene informati avevano ragione. Dal Milan, che a Dubai contro il Liverpool gioca col lutto al braccio, alla Stella Rossa di Belgrado, la squadra del suo debutto, che gli dedica un video social con Sinisa che corre felice dopo aver vinto la storica Coppa dei Campioni, il cordoglio è universale.

Il ricordo delle sue squadre

L’Inter ha dedicato un ricordo commosso tramite i suoi canali ufficiali, parole che coinvolgono tutti, dal presidente Steven Zhang, al vicepresidente Javier Zanetti, gli Ad Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori che "si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari". Sinisa era di casa all’Inter e questa vicinanza traspare dalle parole del comunicato: "Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. È doloroso, ingiusto, profondamente malinconico". Ad esprimere il cordoglio dell’altra squadra della sua vita è il presidente della Lazio Claudio Lotito: "Un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita. Il suo coraggio sul terreno di gioco è stato secondo solo a quello dimostrato di fronte a una grave malattia, che mai ne ha fiaccato lo spirito e la tempra. Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio, non solo per essere stato Campione d’Italia, ma per il messaggio di speranza di fronte alle difficoltà che ha saputo rappresentare fino all’ultimo momento della sua vita. Lo ricorderemo come merita, con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente. Alla famiglia le nostre commosse condoglianze”.

La Fiorentina, dove il serbo ha allenato per una stagione, fa eco alle parole della società di Via Durini su Twitter: “RIP Sinisa. La Fiorentina piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si stringe attorno alla famiglia e ai suoi cari". Meno sintetiche le condoglianze della Sampdoria, squadra ben più legata al guerriero venuto dall’altra parte dell’Adriatico. Il club blucerchiato ha pubblicato sul suo sito una lunga lettera per rendere omaggio ad “un uomo vero e coraggioso, un’autentica leggenda che noi non dimenticheremo mai”. A parte le quattro stagioni da giocatore, Mihajlovic ne ha passate altre due in panchina, lasciando il segno nel cuore dei tifosi sampdoriani. La società doriana ha poi ricordato alcuni momenti chiave del suo percorso, da quando tornando in panchina citò Kennedy, alla vittoria nei due derby col Genoa grazie a Gabbiadini e Maxi Lopez. Un dolore fortissimo che traspare anche dal tweet pubblicato dal profilo ufficiale del Milan. “Il paradiso ha guadagnato un’altra leggenda. Ci mancherai molto, Sinisa”. Anche gli avversari che hanno avuto più di una ragione di maledire la sua determinazione e tecnica si uniscono al coro. Il tweet del Genoa è altrettanto sentito: “Addio a Sinisa Mihajlovic. Ci uniamo al dolore della sua famiglia e partecipiamo al lutto del calcio italiano”. Per il Monza parla uno che lo conosceva molto bene, Adriano Galliani: il tweet della società lombarda lo definisce “allenatore e uomo straordinario che ha saputo lasciare il segno nel cuore di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Sinisa, ci mancherai".

Donnarumma e gli altri

Il primo a parlare dopo la ferale notizia è stato uno che al serbo deve quasi tutto, il portiere della nazionale e del Psg Gianluigi Donnarumma. Le sue parole sul profilo Instagram fanno capire quanto il rapporto tra i due fosse rimasto forte nonostante la distanza. “Sei sempre stato un guerriero e so quanto hai lottato. Ti ringrazierò per aver sempre creduto in me e per tutto quello che mi hai detto dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Resterai per sempre nel mio cuore, ciao mister". In ordine sparso sono intervenuti quasi tutti i protagonisti del calcio tricolore, a partire da Marco Delvecchio, suo ex compagno di squadra ai tempi della Roma: "Sinisa è sempre stato un combattente sia in campo che fuori. Uomo di grandi valori e grande carisma. Sempre spontaneo e mai costruito. Un uomo vero. Mancherà. Faccio le mie più sincere condoglianze alla moglie Arianna ed ai suoi splendidi figli. Rip Sinisa”. Uno che lo conosceva bene, Franco Baresi, affida il suo pensiero ai social, sintetico ed essenziale come era in campo: “Ciao guerriero, hai lottato a testa alta fino alla fine, uomo vero”. Il ricordo di Dino Zoff a RaiNews 24 è più personale: "Con Sinisa ci eravamo sentiti 15 giorni fa per andare a prendere un caffè visto che abitavamo vicino, era una persona a modo. Era una persona a cui era piacevole da stare vicino. È stata davvero una perdita notevole per il mondo del calcio ma soprattutto per la famiglia".

A chiudere, le parole di Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Allenatori di Calcio, con una nota estremamente sentita. "La notizia della scomparsa di Sinisa Mihajlovic ci colpisce e ci rattrista profondamente. Tutta la comunità degli allenatori italiani piange la morte di un fiero protagonista del ruolo, dopo essere stato per altro un giocatore di assoluto valore”. Ulivieri, schietto ora come lo era quando sedeva sulle panchine di Serie A, non nasconde come “in passato alcune sue scelte, legate a una biografia complessa, sono state magari divisive. Ma la malattia inesorabile che lo aveva colpito, che ne aveva esaltato la proverbiale indole di combattente, e la dignità e la forza con cui l’ha affrontata ne hanno fatto un uomo vicino a ognuno di noi. In questo momento il peso della perdita grava sulla sua amatissima famiglia, alla quale va il nostro abbraccio commosso. Vincere non è il comandamento che informa il mestiere di vivere: lottare dà un senso alla vita. Sinisa, dunque, ha pienamente vissuto.

Che la terra gli sia lieve".

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