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Juventus, Pogba positivo al test antidoping: trovate tracce di testosterone

Il francese positivo a un controllo effettuato dopo Udinese-Juventus. Adesso rischia da due a quattro anni di squalifica

Juventus, Pogba positivo al test antidoping: trovate tracce di testosterone

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Paul Pogba è risultato positivo al doping: la sostanza proibita è il testosterone. È successo nella prima gara della stagione: Udinese-Juventus del 20 agosto, gara in cui lui non era neanche entrato in campo. La notizia filtrata da ambienti calcistici, si è diffusa nella mattinata di oggi, lunedì 11 settembre, ed è stato un rincorrersi di voci. Il centrocampista francese ha poi giocato nelle partite successive contro Bologna e Empoli, in tutto 52 minuti.

Cos'è il testosterone

Il testosterone rientra negli steroidi androgeni anabolizzanti. La Wada riconosce come cause valide per la prescrizione del testosterone nell’atleta, solamente il comprovato ipogonadismo maschile da cause organiche, escludendo l’ipogonadismo late onset (ipogonadismo del paziente anziano) e l’ipogonadismo funzionale (es. da abuso di alcool o cannabinoidi, oppure secondario ad obesità, disturbi del comportamento alimentare, sindrome metabolica, farmaci). In quali farmaci è contenuto? Molti prodotti da banco che si vendono nelle farmacie contengono l’ormone steroideo, che serve per aumentare la massa muscolare. Tracce di testosterone sono però presenti anche in pomate e gel antinfiammatori.

Cosa succede ora

Il centrocampista bianconero sarà sospeso in via cautelare e avrà tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi. Se la positività dovesse essere confermata, Pogba verrà giudicato dal tribunale nazionale antidoping a meno che non si opti per un patteggiamento. La squalifica, in casi di doping, arriva fino a due anni, che potrebbero diventare quattro in caso di accertata intenzionalità.

Il testosterone è una sostanza che non può essere assunta con un'esenzione terapeutica. Per questo motivo il calciatore rischia dunque la pena massima anche se è presto per fare qualsiasi ipotesi. Come nell'ultimo caso in Serie A, che aveva riguardato Palomino dell'Atalanta, positivo al nandrolone e poi assolto dopo aver perso quattro mesi, il francese dovrebbe essere fermato per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2, quelli riguardanti la "presenza di una sostanza proibita" e "l'uso o il tentato uso di una sostanza proibita".

Pogba sospeso in via cautelare

Dopo la positività al testosterone, il calciatore francese è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Antidoping:"Il Tribunale Nazionale Antidoping comunica che, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Paul Pogba per violazione degli articoli 2.1 e 2.2. Sostanza riscontrata: metaboliti del testosterone di origine non endogena".

Il comunicato della Juve

Intanto è arrivato anche il comunicato del club bianconero. "Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".

"Ho pensato di smettere"

Proprio oggi erano state pubblicate alcune sue dichiarazioni con Al Jazeera. Pogba reduce da un lungo infortunio si è detto recentemente pronto a riconquistare il suo posto e a dimostrare il suo valore nella Juventus. "Voglio fargli rimangiare le loro parole e mostrare loro che non sono debole. Possono parlare male di me. Non mi arrenderò mai".

Certo, tornare a certi livelli non sarà un'impresa semplice. Ma le intenzioni di rimettersi in carreggiata e lasciarsi alle spalle i tanti problemi fisici ci sono tutte. Anche perché gli ultimi anni non sono stati facili per Pogba nemmeno a livello privato. "Il denaro cambia le persone e può distruggere una famiglia, può creare una guerra - ha raccontato il centrocampista in riferimento alle recenti denunce di estorsione che hanno coinvolto anche alcuni familiari -. A volte, quand'ero da solo, pensavo 'Non voglio più avere soldi, non voglio più giocare a calcio. Voglio solo stare con persone normali, così mi ameranno per quello che sono, non per la fama, non per i soldi'...".

"A volte è dura", ha concluso Pogba.

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