Cronaca locale

Donne uccise a Prati, interrogato un uomo legato al clan Senese: "Ha vestiti sporchi di sangue"

C'è un primo sospettato per i tre omicidi avvenuti a Roma in zona Prati, dove le vittime sono 3 donne. Il fermato è un 50enne italiano con precedenti penali

Donne uccise a Prati, interrogato un uomo legato al clan Senese: "Ha vestiti sporchi di sangue"

C'è un primo sospettato per i tre omicidi avvenuti a Roma in zona Prati, dove le vittime sono tre prostitute, due donne di origini cinesi e una colombiana. Il fermato è un italiano di circa 45-50 anni con precedenti penali per droga, sarebbe infatti un tossicodipendente. Si tratta di Giandavide De Pau, e il suo nome in passato era comparso in una inchiesta che riguardava il clan camorristico dei Senese. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, gli investigatori sarebbero quindi a una svolta nelle indagini riguardanti i tre omicidi messi in atto nel quartiere romano Prati. La persona sospettata dei tre omicidi di Roma si troverebbe attualmente sotto interrogatorio negli uffici della Questura. L'uomo, come riferito da "Chi l'ha visto", indossava dei vestiti sporchi di sangue. Il volto del sospettato comparirebbe, non si sa ancora se in parte o meno, nei filmati che gli investigatori hanno sequestrato nei giorni scorsi, registrati dalle telecamere di sicurezza presenti lungo il tragitto da una casa all'altra e nelle abitazioni delle vittime.

Interrogato in Questura

L'uomo, a quanto si apprende, è stato individuato questa mattina e trasferito per essere ascoltato. Alle prime luci dell’alba di oggi, sabato 19 novembre, la polizia avrebbe infatti fermato un uomo pregiudicato sui 50 anni, all’interno di un Bed & Breakfast in via Milazzo, poco lontano dalla Stazione Termini. Per il momento la Procura di Roma non ha ancora confermato la notizia trapelata e sarebbero ancora in corso gli accertamenti. Nelle prossime ore ci potrebbero però essere novità importanti.

In attesa degli esami autoptici

Intanto la scorsa notte sono proseguiti gli interrogatori di diverse persone ritenute possibili testimoni di quanto avvenuto nella mattinata del 17 novembre nel rione della ‘Roma Bene’. Fondamentali saranno anche gli esiti degli esami autoptici che verranno eseguiti sui tre cadaveri questa mattina all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli. Le indagini continuano anche per capire eventuali rapporti che le tre donne uccise tra le 10 e le 13 possono aver avuto con il presunto omicida. A bloccare il soggetto ora sospettato di essere l’autore dei delitti è stata la polizia, coordinata dai pubblici ministeri di Roma.

Le prime due vittime, di nazionalità cinese, erano state trovate morte all'interno di un palazzo in via Augusto Riboty al civico 28, nel quartiere Prati di Roma, a due passi dalla città giudiziaria. La terza, una trans di 65 anni colombiana, Marta Castana, era invece stata ritrovata cadavere poco dopo in un appartamento posto al seminterrato di via Durazzo 38, a circa 900 metri di distanza dal primo duplice omicidio. Tutte erano state accoltellate. Gli investigatori hanno fin dall'inizio pensato che si potesse trattare di un solo killer, sia per il modo in cui sono state uccise le donne, sia per il fatto che tutte facevano il mestiere più vecchio del mondo.

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