Cronaca locale

"Ti scotenno come un maiale", le violenze contro la moglie: a processo noto commercialista

Il caso a Roma. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe più volte minacciato e aggredito la moglie, anche davanti alle figlie, ma l'imputato si difende

"Ti scotenno come un maiale", le violenze contro la moglie: a processo noto commercialista

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"Ti scotenno come un maiale", le violenze contro la moglie: a processo noto commercialista

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Maltrattamenti e vessazioni, anche di natura fisica, nei confronti della moglie: nel tribunale Roma si dibatte in merito a un nuovo presunto caso di violenza sulle donne. A finire a processo è un commercialista di spicco, il cui studio è stato addirittura inserito nella classifica mondiale di Forbes. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe più volte aggredito quella che adesso è la sua ex moglie, non esitando a colpirla neppure dinanzi agli occhi delle figlie.

Le accuse

Le violenze, secondo quanto dichiarato dall'accusa, si sarebbero verificate fra il 2019 e il 2020. L'uomo avrebbe più volte minacciato la compagna, arrivando anche a picchiarla. Tutto ciò alla presenza delle figlie della coppia, di 14 e 10 anni. Tanti gli insulti e le intimidazioni, fra queste ci sarebbe stata anche la frase, riportata da Il Messaggero, "ti scotenno come un maiale".

A fornire una preziosa testimonianza in merito alla situazione c'è un'amica della donna, che ha dichiarato di aver visto in varie occasioni lividi e segni di violenza sul corpo della conoscente. Viene fatto riferimento a un episodio particolare, quello del 12 magglio 2020, dove un litigio si sarebbe trasformato in qualcosa di più. "Mi ha spaventato parecchio perché ho temuto per la sua incolumità", ha dichiarato. "La vittima è venuta a casa mia dopo cena con tutte le braccia tagliuzzate, lividi sul volto e pesanti segni sul collo. Come se qualcuno avesse cercato di strangolarla".

Il litigio e l'aggressione

In merito a un preciso episodio, l'ex moglie del commercialista ha raccontato di aver cominciato a discutere col compagno prima di cena. Poi la situazione sarebbe degenerata e l'uomo l'avrebbe scaraventata dall'altra parte della cucina. Nella colluttazione sarebbe andata distrutta una ciotola che lei aveva in mano e in questo modo si sarebbe procurata delle ferite da taglio.

"Quella sera ho ricevuto un messaggio dalla figlia più grande in cui mi avvisava che si trovava con la mamma dai carabinieri perché c'era stato un brutto litigio in casa", ha raccontato l'amica.

La testimonianza delle bambine

Fondamentali le dichiarazioni delle figlie. La piccola di 10 anni, ad esempio, ha ricostruito perfettamente certe scene e ha ricordato di aver visto il padre minacciare la madre con un coltello. "Ci diceva che avremmo fatto la stessa fine della mamma", ha dichiarato la minore. E sarebbe stata proprio lei a chiamare, in un'occasione, i carabinieri.

La difesa dell'imputato

"Lei mi esasperava. Non è vero nulla di quello che è stato raccontato dalla mia ex moglie e dalle bambine", ha dichiarato l'uomo, negando le accuse. "Non ricordo di averla aggredita, non ricordo dell'insalatiera che si è spaccata e non ricordo di averla minacciata con un coltello. Quello che hanno detto le mie figlie è frutto di ciò che la madre ha detto loro di riferire", ha aggiunto.

Stando alla sua versione, sarebbe stata l'ex compagna ad avere atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti. "Litigavamo spesso, ci insultavamo a vicenda. Io minacciavo di andarmene di casa e lei ogni volta tentava di trattenermi e così è stato anche la sera del 12 maggio 2020.

Tutto perché lei era gelosa di una collega del mio studio ma in realtà non ne aveva assolutamente motivo", ha precisato.

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