Cronaca nera

Tensione al corteo per Michelle Causo: raid nella casa del 17enne arrestato

Alcuni partecipanti al corteo in ricordo Michelle Causo, uccisa un mese fa a Primavalle, hanno danneggiato la casa del 17enne arrestato per l'omicidio. I genitori della ragazza: "Stato faccia qualcosa, Queste cose devono finire"

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Avrebbe dovuto essere una manifestazione pacifica quella che si è svolta venerdì pomeriggio, nel quartiere Primavalle di Roma, in ricordo di Michelle Causo, la 17enne uccisa con almeno 20 coltellate da un coetaneo che ora si trova recluso nel carcere di Casal del Marmo con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. E invece si è trasformata in un'esplosione di rabbia, disperazione e violenza. Alcuni partecipanti al corteo hanno forzato i sigilli posti davanti alla casa del killer, l'appartamento di via Dusmet in cui lo scorso 28 giugno è stata massacrata la giovane. "Voglio che lo Stato cominci a fare qualcosa, queste cose devono finire" ha detto Daniela Bertoneri, la madre di Michelle, sfilando assieme al marito in testa al gruppo.

Il corteo

Oltre ai genitori e al fidanzato di Michelle Causo, alla manifestazione hanno partecipato circa un centinaio di ragazzini. Il corteo è partito dalla chiesa di Santa Maria della Presentazione per poi giungere in via Stefano Borgia, dove il 28 giugno è stato trovato il cadavere della ragazza, lasciato in un carrello della spesa vicino a un cassonetto dei rifiuti. Durante la marcia non sono mancati momenti di tensione: "Qui non si passa. Le donne non si toccano" hanno gridato in coro alcuni partecipanti bloccando per qualche minuto la viabilità e colpendo un'auto in sosta.

Il raid a casa del killer

La situazione è degenerata quando i manifestanti hanno sfilato in via Dusmet, davanti all'appartamento in cui fu uccisa la ragazza. Alcuni manifestanti si sono staccati dal gruppo e hanno danneggiato la casa del killer violando i sigilli posti dall'autorità giudiziaria. Poi, prima di andar via, hanno tappezzato l'androne del palazzo con cartelli e fogli A4 con su scritto "stop alla violenza". Gli autori del raid sono stati tutti identificati dalla polizia e probabilmente saranno denunciati alla polizia.

I genitori di Michelle: "Ergastolo per l'assassino"

I genitori della 17enne, Gianluca Causo e Daniela Bertoneri, hanno sfilato in testa al corteo con un megafono. "Voglio che lo Stato cominci a fare qualche cosa. Questa tragedia ci ha toccato troppo da vicino e nessuno vuole la violenza, in primis mia figlia. Queste cose devono finire per sempre. Chiedo solo che lo Stato faccia il proprio lavoro, un delinquente del genere non doveva stare dove stava" ha detto la mamma di Michelle Causo. "Mia figlia a casa non ci torna. - ha continuato il papà della vittima - Quel ragazzo aveva precedenti per rapina e per aver rubato l'identità alle ragazzine. Tre volte avevano proposto gli assistenti sociali alla madre, che puntualmente li ha rifiutati. Se li avesse accettati, tutto questo non sarebbe successo. E lo Stato non ha fatto niente".

Infine, Gianluca Causo ha invocato "l'ergastolo per l'assassino".

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