Cronache

"È mio figlio". I tatuaggi e il giallo del cadavere abbandonato

Il cadavere, ucciso e abbandonato sulla statale 336 per Malpensa, è di un 34enne marocchino. Il padre lo ha riconosciuto dai tatuaggi

Fonte Polizia di Stato
Fonte Polizia di Stato

Ha un'identità il cadavere ucciso e abbandonato nel Varesotto, tra Vanzaghello e Lonate Pozzolo, nove giorni fa. Secondo quanto riporta l'Ansa si tratta di Tai, un 34enne di origine marocchine, residente a Corsico (Milano). Il padre lo ha riconosciuto dopo che la polizia ha diffuso le foto dei tuaggi sul corpo della vittima. Le circostanze del decesso, invece, restano ancora incerte. Verosimilmente il giovane potrebbe essere morto a seguito di un pestaggio nel contesto di uno scontro tra bande rivali per la gestione della piazza di spaccio locale.

I tatuaggi

Per più di una settimana, quel cadavere abbandonato lungo la statale 336 per Malpensa, non ha avuto né un nome né un'età. Dagli accertamenti preliminari, tra cui l'analisi delle impronte digitali, non erano emersi dettagli utili ad accertarne l'indentità. Tanto che gli agenti della Squadra Mobile di Varese e quelli di Busto Arsizio avevano deciso di divulgare le foto dei tatuaggi presenti sul corpo della vittima al fine di ottenere qualche riscontro utile. A rinvenire il corpo esanime del giovane, svestito e avvolto in un telo blu, era stato un camionista. Da qui l'allerta alle autorità e l'avvio delle indagini coordinate dal pm di Busto Arsizio Carlo Nocerino.

Le ipotesi

Il riconoscimento del cadavere c'è stato qualche giorno fa, quando il padre del 34enne si è presentato ai carabinieri di Corsico per denunciare la scomparsa del figlio - Tai - del quale non aveva più notizie da settimane. L'uomo è stato accompagnato all'obitorio e ha riconosciuto, suo malgrado, il corpo del ragazzo. Le circostanze del decesso non sono ancora chiare. Gli inquirenti non escludono che il giovane possa essere stato pestato a sangue e, ancora agonizzante, travolto da un mezzo di passaggio sulla statale 336. Il presunto omicidio potrebbe essere maturato nell'ambiente della droga. Da tempo, ormai, bande rivali di stranieri si contendono la piazza di spaccia tra le boscaglie del Varesotto.

A inizio aprile, nel parco del Rugareto (Rescaldina) Bouda Ouadia, immigrato irregolare e senza fissa dimora, era stato freddato a colpi di pistola.

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