Cucina

Pizza e cocktail, una doppia superguida

Identità Golose presenta un nuovo vademecum on line per raccontare le eccellenze di due mondi sempre più importanti nella scena gastronomica italiana. Orlandi e Passera guidano una schiera di collaboratori eccellenti (tra i quali 20 chef) che raccontano 655 insegne tutte da provare

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"Tutto il mondo ama la pizza, in tanta parte vi si celebra il rito dell’aperitivo. Noi abbiamo voluto studiare a fondo le due materie, porle in gran risalto e impegnarci a colmare alcune lacune. Facile trovare recensioni di ristoranti e di vini, meno di tutto il resto. E una guida contribuisce a mettere ordine nelle offerte e aiuta a esaltarne l’eccellenza. Non esistono due pizze uguali e nemmeno due cocktail, così più lo si fa sapere e più il lavoro di noi di Identità Golose assume un valore compiuto". Paolo Marchi, cofondatore e direttore di Identità Golose, racconta così nell’introduzione la scelta produrre la Guida di Identità alle Pizzerie e Cocktail Bar d’autore, la cui prima edizione è stata presentata qualche giorno fa a Milano.

La guida, consultabile esclusivamente on line, è curata da Claudia Orlandi per la parte cocktail e Carlo Passera per la parte pizze, racconta 655 insegne in tutta Italia, tra cui 405 tra le migliori pizzerie e 253 cocktail bar d’autore con tre insegne considerate in entrambe. Tra le province la più "raccontata" è quella di Milano con 88 indirizzi mentre Roma ne ha 63, tra le regioni spicca la Lombardia con 126 menzioni, davanti al Lazio con 67 e a Veneto, Toscana, Campania, Sicilia e Piemonte, Piemonte ed Emilia- Romagna. A redigere le schede 94 autori, tra i quali venti chef invitati a raccontare la loro pizzeria del cuore. Tra essi Moreno Cedroni, Anthony Genovese, Paolo Griffa, Ariel Hagen, Michelangelo Mammoliti, Chiara Pavan e Cristina Bowerman.

In occasione della presentazione, avvenuta alla Fondazione Cariplo, sono stati consegnati i premi alle insegne selezionate dai curatori della guida. Per il fronte pizza sono saliti sul palco Simone Padoan, Franco Pepe ed Enzo Coccia come Maestri della pizza, Denis Lovatel, Tommaso Vatti e Vincenzo D’Apote per le Biodiversità d’Italia, Simone Nicolosi, Roberto Ferrone e Sandro Cubeddu come Rivelazioni dell’anno, Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti di Controluce a Porto Sant’Elpidio come Novità dell’anno, Gioacchino Gargano di Saccharum ad Altavilla Milicia (Palermo), Francesco Bedussi di Brescia per l’Eccellenza a tavola, Massimiliano Prete, Pier Daniele Seu e Daniele Campana per la Creatività, Catello Buononato di Da Catello a Vicenza per la Pizza fritta, La Marì di Forlì per le Storie di pizza, Fortunato Amatruda di Anima Romita a Crema per l’Ode al pomodoro e Luca Pezzetta di Clementina a Fiumicino per Oltre la pizza, ovvero per gli sfizi che normalmente accompagnano la pizza (dai supplì alle bruschette).

A metà strada tra le due guide, premiati per l’abbinamento Pizza&Cocktail, ecco Prisco Pizza&Spirits di Napoli e Orso in Duomo a Messina.

Quanto ai cocktail premi a Dario Comini di Nottingham Forest a Milano, Massimo D’Addezio di Chorus Café a Roma e Guglielmo Miriello del Mandarin Garden di Milano come Grandi Bartender, Mattia Capezzuoli del W Lounge di Roma come Rivelazione dell’anno, Antonio Ferrara del The Bar all’Aman Venice di Venezia per L’Arte del ricevere, Martina Bonci di Gucci Giardino 25 di Firenze per la Drink list originale, Leonardo Leuci e Gregoiry Camillò di Jerry Thomas Bar Room di Roma per l’Apertura dell’anno, Federico Diddi di Sal8 Bar Agricolo a Poggio ai Santi di San Vincenzo (Livorno) per la Biodiversità dell’anno, Giovanni Allario di Moebius a Milano per la Creatività e Jimmy Bertazzoli di Aguardiente a Marina di Ravenna per la Migliore selezione spirits.

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