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Via i titoli dai link su X (Twitter): l'ultima mossa di Elon Musk

L'ex Twitter, X, diventerà un social con sempre più disinformazione: Elon Musk ha deciso di togliere i titoli dai link rendendo irriconoscibile, di fatto, le fonti delle notizie. "Informazione non più trasparente"

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Elon Musk continua a smantellare quel che una volta si chiamava Twitter, oggi ribattezzato con X: via i link e i titoli dai post sul social più discusso e chiacchierato. In questo modo sarà possibile vedere soltanto l'anteprima di un'immagine senza capire la fonte da cui proviene (se non si clicca all'interno della foto).

"Informazione non più trasparente"

In una recente intervista, il magnate ha spiegato che in questo modo "l'estetica migliorerà non poco". In questa maniera, però, verrà inevitabilmente a mancare "un elemento di trasparenza nell'informazione" come ha dichiarato all'Ansa il prof. Vincenzo Cosenza, esperto di social media, che considera questa mossa con il termine di autolesionismo perché viene a mancare un caposaldo che distingue le notizie vere dalle fake news (e sui social ne circolano già parecchie).

La rivista d'affari americana, Fortune, aveva già anticipato qualche settimana fa le mosse di Elon Musk spiegando che si trattava di una sua iniziativa per un discorso prettamente estetico. Ma sarà davvero così? Sappiamo bene che il patron di Tesla non ha mai visto di buon occhi i media con i quali si è spesso scontrato. In questo modo gli iscritti alla piattaforma potranno soltanto vedere la copertina di una notizia se condivideranno un qualsiasi link di un articolo di giornale senza sapere, immediatamente, da quale fonte proviene quella news. Adesso, però, si sta improvvisando innovatore tant'è che recentemente ha affermato che "i giornalisti che vogliono maggiore libertà di scrittura ed un'entrata extra, dovrebbero rivolgersi a noi".

La protesta degli inserzionisti

Non è un mistero che abbia bannato alcune grandi testate ed emittenti come il Washington Post e la Cnn oltre ad aver reso difficoltoso l'accesso ai pezzi del New York Times e di tante altre testate che sicuramente non sono Musk dipendenti. Il sito specializzato Engadget ha dichiarato apertamente che la mossa non piace agli inserzionisti, linfa vitale dei social. "Si tratta una mossa autolesionista per due motivi - ha affermato Cosenza - Il primo è che togliendo le informazioni di contesto sul link lo si trasforma in una immagine quasi indistinguibile dalle pure immagini allegate al tweet". Così facendo un utente clicca credendo di ingrandire l'immagine ma esce dalla piattaforma "con un grave danno per l'obiettivo principale di ogni piattaforma che è quello della permanenza all'interno, che consente anche di vedere la pubblicità".

L'altro motivo, come detto prima, riguarda la trasparenza che viene meno in maniera definitiva "perché si aprono le porte a link truffaldini verso siti di disinformazione di cui l'utente non può sapere nulla se non cliccando e visitandoli". Pochi giorni fa la Commissione europea ha affermato (strano) che sia proprio X il social con il maggior numero di disinformazione.

Infine, Musk avrebbe anche intenzione di far pagare tutti i propri utenti un abbonamento mensile per poter usufruire dei servizi che offre.

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