Gran Bretagna, costingeva il figlio a fingere di essere malato: condannata

Alla fine Lisa Hayden-Johnson è stata condannata. La donna di 35 anni è diventata «famosa» per aver letteralmente torturato per anni il proprio figlio, sano, costringendolo a vivere come un disabile, pur di finire sotto le luci della ribalta e ottenere sussidi pubblici e denaro da personaggi famosi, commossi per la sua vicenda. Il bambino, che ha otto anni, sta bene, ma la madre lo ha costretto per anni a usare la sedia a rotelle, portare una bombola a ossigeno, prendere farmaci inutili e a trasformare la sua cameretta in una stanza d'ospedale. Prima di compiere 6 anni il bambini era stato sottoposto a 325 visite mediche. Ora il giudice Stephen Wildblood l'ha condannata a tre anni e tre mesi di reclusione, una pena criticata da più parti nel Paese perché troppo blanda. «Ci sono cinque aggettivi che la descrivono - ha detto il giudice pronunciando la sentenza - crudele, manipolatrice, perversa, disturbata e penosa». Secondo i quotidiani, propinando la sua storia commovente, la presunta madre coraggio avrebbe raggranellato centinaia di migliaia di sterline, tra fondi pubblici e donazioni spontanee, conquistandosi il favore di vip, politici e star della tv.
Una storia che tutti avevano preso per buona, fino a qualche mese fa. Un medico, perplesso, ha dato il via alle indagini che hanno portato al processo e alla condanna. Il quotidiano «Daily Mirror» ricorda come il Pubblico ministero Andrew MacFarlane abbia bollato la donna come «una sadica che ha orchestrato per il figlio un regime di torture fisiche, mediche e psicologiche 24 ore su 24. Ha descritto suo figlio come il bambino più malato del Paese». La madre ha sempre sostenuto che il bimbo soffrisse di diverse malattie tra le quali diabete, allergie alimentari, fibrosi cistica, una forma di paralisi cerebrale e allergia alla luce solare.