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Dalla piazza al Parlamento: la priorità della Schlein. Ecco cosa ha promesso

Il segretario del Partito democratico è pronto a dare battaglia come sul ddl Zan: vuole riconoscere per legge il diritto delle coppie omogenitoriali

La priorità di Schlein: in Parlamento porta la legge per le coppie gay

La manifestazione arcobaleno a Milano ha riunito tutti coloro che in questo momento sostengono l'urgenza di darsi da fare a favore della galassia Lgbt, ritenuta una priorità non più procrastinabile su cui il governo di centrodestra è stato invitato a intervenire. In realtà l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è al lavoro per ridurre le tasse e aumentare l'occupazione, mentre Elly Schlein è scesa in piazza per quella che reputa una delle priorità: una legge per le coppie gay.

La battaglia di Schlein per le coppie gay

Il segretario del Partito democratico ha garantito che la sua volontà è quella di muoversi proprio in questa direzione e ha annunciato che intende portare avanti in Parlamento le aspettative che sono emerse in occasione della manifestazione di oggi pomeriggio. Tradotto: darà battaglia per far sì che venga riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali. "Noi siamo al loro fianco per contrastare ogni forma di discriminazione che colpisce i loro figli", ha assicurato la nuova leader del Pd.

Schlein intende agire attraverso una legge preparata e scritta con la collaborazione delle associazioni, delle famiglie arcobaleno e della rete Lenford: "Saremo al loro fianco, come in piazza anche in Parlamento. Oggi è stata una giornata di bellissima partecipazione qui in Piazza della Scala, molte persone e molte famiglie rivendicano i loro diritti negati".

Ovviamente non poteva mancare il classico attacco nei confronti del governo, accusato di guardare al passato piuttosto che rivolgere il proprio sguardo al futuro per quanto riguarda i diritti Lgbt: "È la stessa società che si rende conto che contro questi bambini e bambine crudelmente si sono scagliati coloro che oggi governano il Paese". Il segretario dem ha aggiunto che il compito è quello di convincere l'esecutivo che "le discriminazioni non hanno portato mai a un avanzamento della società".

Il solito Pd

Il copione è sempre lo stesso. Il Partito democratico non cambia. Anzi, su questo fronte c'è da aspettarsi un pungolo ancora più forte. Davvero Schlein pensa che il governo non sappia che le discriminazioni siano da condannare? Ritiene che il centrodestra le consideri un elemento di sviluppo per l'Italia? La retorica rossa ormai non sorprende e questo fiume di parole è la perfetta dimostrazione di come il Pd sia ancora convinto di poter impartire lezioni morali.

Nessuno vieta ai dem di portare avanti le proprie istanze: è ovviamente sacrosanto che ogni partito abbia i propri cavalli di battaglia. Ma sotto questo punto di vista il nuovo Partito democratico sembra essere proprio come quello vecchio: la lotta (fallita) per il ddl Zan ora sarà seguita da quella per le coppie omogenitoriali.

E a dar fastidio è quell'atteggiamento di presunta superiorità con cui si vorrebbe tentare di dettare l'agenda al centrodestra, impegnato invece su altre questioni ritenute dagli italiani di grande importanza.

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