Mobile

Il nuovo esperimento di Musk: X a pagamento per i nuovi utenti

Il programma "Not a bot" per ora coinvolge solo gli utenti di Nuova Zelanda e Filippine. Il suo obiettivo è ridurre il numero di bot e account fasulli che infestano la piattaforma

Il nuovo esperimento di Musk: X a pagamento per tutti

Ascolta ora: "Il nuovo esperimento di Musk: X a pagamento per tutti"

Il nuovo esperimento di Musk: X a pagamento per tutti

00:00 / 00:00
100 %

Elon Musk continua, almeno a suo dire, nella campagna per epurare X (ex Twitter) dai bot, gli account fasulli. Da martedì 17 ottobre, i nuovi utenti della piattaforma in Nuova Zelanda e nelle Filippine devono pagare un dollaro per utilizzare alcune funzioni fondamentali: mettere “mi piace”, twittare, rispondere ai post di altri e condividerli.

Il progetto si chiama “Not a bot” e, come riportato sul sito di X, “è stato sviluppato per potenziare i nostri sforzi già significativi per ridurre lo spam, la manipolazione della nostra piattaforma e l'attività dei bot”. In questo modo, il social network punta a valutare una “potenziale misura” per contrastare i veri e propri eserciti di account fasulli che inondano la rete di fake news, contenuti razzisti e disinformazione. Coloro che non pagheranno questa tassa potranno solo leggere i tweet o guardare i video postati da altri utenti e mettere il follow ai profili.

“Not a bot” si articola in due fasi: verifica del profilo tramite numero di telefono e scelta del programma di sottoscrizione. Le opzioni, in questo caso, sono tre: la tassa annuale di un dollaro americano (1.43 dollari neozelandesi, 42.51 pesos filippini), abbonamento a X premium o entrare nel programma “Organizzazioni verificate”. “Questo nuovo programma mira a difendersi dai bot e dagli spammer che cercano di manipolare la piattaforma e di disturbare l'esperienza degli altri utenti di X”, si legge ancora sul sito. “Ci auguriamo di poter condividere presto ulteriori informazioni sui risultati”.

L’idea di introdurre una forma di pagamento per tutti gli utenti del social network non è una novità. Elon Musk ne ha parlato già il mese scorso, durante il suo incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv. Secondo il tycoon sudafricano, aumentare il costo di creazione di un bot da “una frazione di centesimo” a “qualche dollaro o qualcosa del genere” ne avrebbe ridotto il numero, considerando anche che “ogni volta che un creatore di bot ne vuole creare un altro, avrebbe bisogno di un nuovo metodo di pagamento”.

“Not a bot” è solo l’ultimo di una serie di misure volte, stando alle affermazioni di Musk, a ripulire la piattaforma dalle migliaia di account fasulli e creati appositamente per la diffusione di notizie false o le truffe. Queste, però, non sembrano raggiungere i risultati sperati.

La spunta blu di X, per esempio, costa ben 11 dollari al mese su iPhone, ma non ha fermato la proliferazione di bot o profili fake di personalità reali che, forti proprio del verificato, raccolgono un discreto seguito.

Commenti