Cronaca nera

Amici da sempre uniti dal calcio. Le vite spezzate e lo choc in città

Il pasticciere, il calciatore e l'amante della danza. In viaggio dopo aver visto Portogallo-Marocco in tv

Amici da sempre uniti dal calcio. Le vite spezzate e lo choc in città

Un'alba gelida e tragica ha svegliato la città di Alessandria: tre giovani hanno perso la vita ed altri quattro sono rimasti feriti. Nell'impatto sono morti sul colpo Lorenzo Pantuosco 23 anni, Lorenzo Vancheri 21 anni e Denise Maspi di 15 anni, la più giovane del gruppo. A stridere con le loro vite spezzata, restano le foto sorridenti dei profili su Facebook ed i commenti degli amici che non riescono a rassegnarsi alla tragedia.

Lorenzo Pantuosco, capelli rasati e fisico da sportivo, era molto conosciuto nella cittadina piemontese per l'attività commerciale della sua famiglia: una nota pasticceria «la Dolce Vito», a Spinetta Marengo. Lorenzo aveva scelto di aiutare i genitori in quel lavoro faticoso che a lui piaceva molto. La sua passione, però era il calcio, al quale dedicava la maggior parte del suo tempo libero. Il suo impegno e la sua costanza lo avevano portato ad essere, giovanissimo, presidente di una piccola società, la Pizzerie Riunite-la Dolce Vito, in Terza Categoria. Inoltre la pasticceria di famiglia è sponsor dell'Alessandria Calcio e la squadra ha voluto esprimere la sua vicinanza ai genitori: «L'Alessandria Calcio si stringe a Mary e Vito Pantuosco piangendo la tragica e prematura scomparsa del loro caro Lorenzo, ricordandone la gentilezza e la passione per i colori Grigi ereditate dal padre Vito». Lorenzo era anche animatore estivo e tutti lo ricordano come «la gioia fatta a persona», per il suo carattere allegro e il sorriso contagioso.

Appassionato di calcio, era anche Lorenzo Vancheri, 21 anni, definito «eccellente attaccante, punta di diamante della Us Nuova Gandini». Denise Maspi aveva solo 15 anni ed la vittima più giovane del gruppo. Capelli neri ed occhi da cerbiatto, amava ballare, le piaceva andare in discoteca ed era appassionata di musica rap. Dal suo profilo social esprimeva la sua voglia di crescere e di vivere immortalando le sue serate spensierate con gli amici, tra cocktail, limousine e i locali della zona che frequentava durante le sue serate spensierate.

I sette ragazzi coinvolti nell'incidente erano amici da sempre e frequentavano il circolo sportivo-ricreativo di Alessandria, nel quartiere Cristo Re, dove abitavano quasi tutti. Era quello il loro punto di incontro, prima di decidere come trascorrere la serata. Li accomunava soprattutto la passione per il calcio ed infatti prima del tragico incidente si erano ritrovati al circolo per vedere insieme la partita dei Mondiali Marocco-Portogallo, visto che uno di loro ha origini magrebine. Poi a qualcuno è venuta l'idea di andare alla sala del bowling e magari fare un salto ad una festa, per passare la serata, approfittando del fatto che l'indomani le scuole erano chiuse e anche chi lavorava poteva tirar tardi per il giorno di festa. Un fine settimana come tanti, con la voglia di stare insieme e divertirsi. «Erano ragazzi con la testa sulle spalle - spiega tra le lacrime chi li conosceva - forse si sono spaventai per quell'alt dei carabinieri e sono fuggiti». Gli esami hanno registrato un livello alcolemico nel sangue del guidatore di poco superiore al consentito dalla legge. Il ragazzo è piantonato dai carabinieri in ospedale.

Mentre le indagini sulla dinamica proseguono, i genitori distrutti dal dolore attendono il nulla osta per poter dare l'ultimo saluto alle tre giovani vittime.

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