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Il botto, la piccola Laura e il pianto di papà. "Non può essere che se ne sia andata così"

Doveva essere un sabato come tanti per la piccola Laura, cinque anni appena e tanta voglia di esplorare la vita

Il botto, la piccola Laura e il pianto di papà. "Non può essere che se ne sia andata così"

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Il botto, la piccola Laura e il pianto di papà. "Non può essere che se ne sia andata così"

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Doveva essere un sabato come tanti per la piccola Laura, cinque anni appena e tanta voglia di esplorare la vita. Un giro in auto con mamma e papà - 41 anni lei, 49 lui, da sempre residenti a San Francesco al Campo, alle porte di Torino - e il fratellino più grande che aveva appena ricominciato la scuola. La spesa del fine settimana, una passeggiata in centro e chissà, forse anche un gelato prima di cena. Il destino però ha voluto diversamente, trasformando un giorno qualunque in una tragedia che ha portato via la piccola vita di Laura e ha distrutto un'intera famiglia.

Alcuni testimoni hanno raccontato agli investigatori che indagano sull'incidente di aver visto una palla di fuoco schiantarsi sulla vettura con una tale violenza da far sobbalzare la vettura da terra. La lamiera incandescente che si è staccata dall'aereo precipitato, ha preso in pieno il sedile dove era seduta la bambina. Chissà, forse Laura, prima di morire, ha alzato gli occhi all'insù, giusto in tempo per vedere quell'aereo precipitare sulla sua vettura. Sicuramente quella palla incandescente cadere dal cielo l'han vista la sua mamma e il suo papà, seduti davanti e colpiti solo di striscio dalla lamiera infuocata. Accanto a Laura era seduto il fratellino di 12 anni, rimasto gravemente ferito. Immediati i soccorsi che hanno subito accertato che per la piccola Laura non c'era più nulla da fare e la gravità delle condizioni del dodicenne. Il ragazzino è stato trasportato all'ospedale Regina Margherita, dove è arrivato cosciente ma i medici hanno provveduto a sedarlo, dopo che la Tac ha escluso lesioni importanti. È stato ricoverato nel reparto di Rianimazione in osservazione, con la prognosi che rimane riservata: i dottori hanno riscontrato ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo. Non sono in pericolo di vita genitori dei due bambini che alle ferite del corpo devono sommare anche il profondo dolore per aver perso una figlia piccola proprio sotto i propri occhi, con l'angoscia di sapere che l'altro figlio sta lottando per la vita. La donna ha ustioni sul 13 per cento del corpo, in particolare sul braccio destro, mentre il marito ha solo ustioni marginali. Il San Giovanni Bosco, l'ospedale dove si trovano i genitori, ha messo a disposizione uno psicologo, per aiutarli ad affrontare l'immane tragedia. «Ho solo sentito un rumore pazzesco - ha detto il padre ai medici che lo hanno soccorso - ho impiegato alcuni minuti per capire cosa era accaduto.

Non posso credere che la mia Laura se ne sia andata in un modo così tragico e assurdo».

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