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Napolitano, Grasso e Boldrini: al via le consultazioni di Mattarella

Al via le consultazioni al Quirinale: come da prassi, si parte dalle cariche istituzionali. Da domani le forze parlamentari

Napolitano, Grasso e Boldrini: al via le consultazioni di Mattarella

Prima Pietro Grasso, poi Laura Boldrini, infine Giorgio Napolitano: le prime consultazioni al Quirinale di Sergio Mattarella iniziano così.

Come da prassi, il Presidente della Repubblica incontra prima le più alte cariche dello Stato (presidente emerito incluso) per capire come traghettare il Paese dal governo dimissionario guidato da Matteo Renzi al prossimo, dal momento che sciogliere le Camere senza una legge elettorale operativa - ricordiamo che l'Italicum è ancora al vaglio della Consulta almeno fino al 24 gennaio - sembra fuori discussione.

Le consultazioni sono iniziate quindi alle 18 con Pietro Grasso, presidente del Senato e seconda carica dello Stato, che è rimasto da Mattarella per circa trenta minuti ed è andato via senza rilasciare dichiarazioni.

Poi è stata la vota di Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, arrivata al Colle con qualche minuto d'anticipo e anche lei andata via dopo circa venticinque minuti di colloquio senza fermarsi nella sala stampa allestita per l'occasione.

La giornata si è chiusa quindi con Giorgio Napolitano, ex Capo dello Stato e presidente emerito. Un atto di cortesia verso colui che ha preceduto Mattarella al Quirinale per sette anni e. Anche in questo caso l'incontro è durato circa mezz'ora e il presidente emerito ha lasciato il Quirinale passando in silenzio davanti ai giornalisti.

Da domani a sabato, invece, il Capo dello Stato incontrerà i gruppi parlamentari e le forze politiche presenti in Parlamento, a partire da quelle più piccole per finire con la maggioranza.

Tre le ipotesi al vaglio di Mattarella, che ha intenzione di trovare una quadra entro il 15 dicembre, tra una settimana esatta: un Renzi bis (opzione già scartata dal premier uscente che non avrebbe intenzione di accettare un reincarico), un governo di unità nazionale (osteggiato da Forza Italia e altre opposizioni), un governo "istituzionale".

In ogni caso l'obiettivo sembra uno solo: formulare una nuova riforma costituzionale con una legge elettorale collegata che possa portare al più presto a sciogliere le Camere e far tornare gli italiani al voto.

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