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"Nessun rischio di black out per le famiglie coinvolte. Il prezzo bloccato non conviene"

"I consumatori stiano tranquilli, non c'è il pericolo che rimangano senza luce"

"Nessun rischio di black out per le famiglie coinvolte. Il prezzo bloccato non conviene"

«I consumatori stiano tranquilli, non c'è il pericolo che rimangano senza luce». Questo è il messaggio del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, dopo l'apertura dell'istruttoria Antitrust sulle modifiche contrattuali di Iren, E.on, Iberdrola e Dolomiti Energia. «Secondo la legge, dal Decreto Aiuti bis non si possono fare revisioni contrattuali unilaterali e qualora al termine delle indagini fossero riscontrate violazioni rimarrebbe in vigore il vecchio contratto. L'ipotesi peggiore è che si apra un contenzioso con le società, ma anche in quel caso le forniture sarebbero garantite alle condizioni del mercato tutelato. Ma credo che potrebbe risolversi tutto, al massimo, con una multa e la richiesta di fare una proposta diversa ai consumatori».

Secondo il presidente di Nomisma Energia, il nodo è quello del prezzo della materia prima. «Non è il caso delle società coinvolte, che sono grandi, ma questa fiammata di rincari sta mettendo in forte difficoltà le società energetiche più piccole che rischiano il fallimento». Nonostante la situazione sia difficile, però, Tabarelli invita tutti i consumatori a non perdere la calma. «Il mio consiglio è di non agitarsi e di non firmare contratti a prezzo fisso perchè in questo momento i prezzi del gas stanno scendendo. Ci saranno benefici nei prossimi mesi sulle bollette, sempre che non succeda niente di imprevisto. Però in questo momento si vede una piccola luce in fondo al tunnel». I prezzi si raffreddano anche in virtù del rallentamento dell'attività economica che si sta registrando in questi mesi, così come il meteo benevolo e la limitazione dei consumi. «I prezzi sono comunque cinque volte quelli che pagavamo anni fa, ma diciamo che stiamo rientrando dalla follia precedente. Penso abbia contribuito anche il maggiore attivismo della Commissione europea, che ha proposto un tetto al prezzo del gas».

L'esperto vede però qualche insidia sull'inverno: «I prezzi non sono saliti per la speculazione, ma perchè manca il gas. Abbiamo perso il 40% di forniture verso l'Europa. E vedo come possibili interruzioni dell'elettricità, magari per alcune ore o giorni. Gli italiani si preparino senza paura con camini, stufe, pompe di calore.

Non credo sarà niente di drammatico».

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