Cronaca locale

Menu vegano a sorpresa a scuola, i genitori: "I nostri figli affamati"

È successo in vari istituti scolastici della Capitale. I genitori si sono lamentati di questa situazione perché non sapevano che ci sarebbe stato un menu vegano

Menu vegano a sorpresa a scuola, i genitori: "I nostri figli affamati"

I bambini sarebbero tornati a casa affamati perché il menu della mensa scolastica avrebbe proposto cibo vegano. Tutto all’insaputa dei genitori che si sono lamentati per quanto successo. Come riporta Il Messaggero, le segnalazioni sarebbero arrivate dalle scuole romane Trilussa, dal plesso Pezzani e Cocconi e anche dal nido La Chiocciola a San Giovanni.

All’istituto dell’infanzia e primario Trilussa, ad esempio, le mamme hanno raccontato che mercoledì i bambini sono rientrati a casa con molta fame. A scuola avrebbero infatti mangiato crudité di verdure, pasta al forno con ragù vegetale e frutta. Le cruditè sono tradizionali antipasti francesi a base di verdure crude tagliate o intere.

In particolare, gli alunni si sarebbero alimentati con carote e finocchi tagliati a listarelle, mentre la pasta al forno era stata fatta con besciamella alla soia. Il pane non era presente. Si trattava di un menu vegano, che in realtà dovrebbe essere su richiesta. Le disposizioni prevedono infatti che un pasto debba essere composto da primo, secondo, contorno e pane. Quindi le portate vegane sono un’eccezione che possono essere previste solo su indicazione del Dipartimento Servizi Educativi. Ad ogni modo i menu vegeteriani e vegani devono assicurare ai bambini con diete speciali un cibo adeguato alle prescrizioni dietetiche. Lo stesso Dipartimento è responsabile delle linee guida dell’alimentazione degli alunni e dovrebbe informare le ditte in anticipo su tempi e modalità con cui vengono erogati questi menu.

In questo caso invece i bimbi e i loro genitori non sapevano che ci sarebbe stato cibo vegano. Basti pensare che all’istituto Trilussa i rappresentanti di classe dei genitori avrebbero segnalato che non erano prevista la possibilità di scegliere altri menu e non erano presenti pasti speciali per alcuni celiaci o intolleranti. Così sono molti bambini sono tornati a casa affamati e hanno dovuto fare merenda per riempire il buco nello stomaco. Un rappresentante di classe alla scuola Trilussa avrebbe raccontato che prima le cose andavano meglio e che c’è stato un peggioramento della situazione con il cambio di appalto, in quanto le verdure sono scondite e le porzioni piccole.

Il Comune di Roma ha ricordato che il menu delle scuole prevede che un pasto a base di carboidrati, legumi e prodotti di origine vegetale venga consumato due o tre volte all’anno.

A quanto pare, invece, i cibi proposti ai genitori dell'istituto Trilussa sarebbero di nuovo vegani.

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