La sicurezza della rete e i diritti degli utenti
10 Febbraio 2023 - 07:36Durante il Safer Internet Day è stata posta attenzione alla crescente dipendenza dai social media e dal web e al crescente rischio per i nostri dati personali che ne deriva. Ecco alcuni consigli da seguire
Gli attacchi cibernetici di domenica scorsa sono stati per molti aspetti un campanello d’allarme globale. Da una parte hanno rilanciato l’importanza delle strategie di cybersecurity di aziende e istituzioni per prevenire rischi al traffico on-line; dall’altra hanno evidenziato i pericoli che corrono quotidianamente i nostri dati in Rete, se li condividiamo con leggerezza e disinvoltura anziché proteggerli adeguatamente.
L’occasione per riflettere su queste criticità c’è stata in settimana, perché martedì 7 febbraio sono stati festeggiati i 20 anni del Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dalla Commissione europea e celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni. L’obiettivo della Giornata, che cade in contemporanea con quella della lotta al bullismo e al cyberbullismo, è di riflettere sulla necessità di un uso consapevole e responsabile di Internet.
La dipendenza delle nuove generazioni dai social
Ormai la dipendenza dei ragazzi dai social è innegabile. Aumenta di continuo il numero delle ore che essi trascorrono in chat. Il 27% di giovani e giovanissimi è ansioso o agitato senza l'utilizzo dei social, mentre il 22% si sentirebbe addirittura perso se non li avesse a disposizione. Sono le cifre del report realizzato da Telefono Azzurro con Doxa Kids e presentato proprio martedì scorso.
Il rapporto, condotto su un campione di genitori e adolescenti tra i 12 e i 18 anni, registra un aumento condiviso delle preoccupazioni circa gli effetti negativi che possono scaturire da un'esposizione eccessiva agli schermi digitali dei giovanissimi, il 50% dei quali sta sui social e chatta 2-3 ore giorno. Un dato in crescita rispetto al 2018 quando erano il 43%. Ben il 14% degli intervistati chatta sui social dalle quattro alle sei ore al giorno e un 3% è sempre connesso.
I rischi per i nostri dati in Rete
Più del 70% dei giovani utenti della Rete prova un "forte timore" rispetto al fatto che i dati che condivide quotidianamente on-line, come gli aggiornamenti sui canali social, la navigazione nel web e le tracce di dati di utilizzo di Internet e degli smartphone, vengano "rubati", cioè utilizzati senza consenso.
Altri dati interessanti emergono dal sondaggio realizzato da "Generazioni connesse" e diffuso dal Ministero dell'Istruzione. Due ragazzi su tre usano i social per restare in contatto con gli altri, uno su due per seguire creator e influencer. Ma tra quanti si informano sull'attualità tramite il web - il 94% del campione analizzato - la maggior parte (39,5%) utilizza proprio i social come fonte primaria. Solo uno su quattro (26,3%) si rivolge prioritariamente ai siti di notizie.
Alcuni consigli pratici
Tra i suggerimenti che nei giorni scorsi sono stati rivolti agli utenti del web ce ne sono alcuni che non andrebbero mai dimenticati: non condividere on-line dati sensibili, dei quali si può perdere il controllo; fare attenzione alle persone conosciute in Rete; non diffondere foto e video privati sul web; non condividere informazioni sensibili su altre persone senza il loro consenso; verificare l’attendibilità di chi ci manda link prima di aprirli.
In altre parole: cautela e autotutela possono salvarci da guai troppo spesso sottovalutati.Spiacenti, i commenti sono temporaneamente disabilitati.