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Atp Vienna, Sinner da record: piega Rublev e vola in finale

Il 7-5, 7-6(5) in un'ora e trentotto minuti contro il russo regala a Jannik la sfida conclusiva di domani contro Medvedev nella capitale austriaca, nonché il record italiano di 55 vittorie in un solo anno solare

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E record fu. Jannik Sinner sconfigge Andrey Rublev e in un colpo solo si aggiudica tre grandi risultati: vola alla finalissima dell'Atp 500 di Vienna, consolida la quarta posizione nel ranking e supera il record di 54 successi (con lui ora sono 55) di un italiano in una sola stagione che era detenuto fino da ieri a Corrado Barazzutti (1978). La semifinale odierna termina 7-5, 7-6(5) in un'ora e trentotto minuti. Davanti a lui ora, nella capitale austriaca, ci sarà un altro tennista russo: domani pomeriggio 29 ottobre infatti, sarà il momento di un Daniil Medvedev - in grande forma dopo il 6-4, 7-6(6) contro Stefanos Tsitsipas - e lo ritroverà dopo il confronto vinto da Sinner a Pechino dello scorso 4 ottobre.

L'equilibrio si rompe al sesto game, dopo che in quello precedente l'altoatesino aveva agognato un break sul 15-30: letale all'azzurro - a cui non entra mai una prima - il doppio fallo commesso in testa e in coda al gioco che regala il 4-2 a un russo abile a sfondare ai vantaggi. Jannik sembra spegnersi nel finale di primo set (5-2), ma l'ottimo sussulto nell'ottavo gioco, che si aggiudica a zero, fa ben sperare: Rublev, infatti, serve per il set ma deve sbattere contro la prepotente risposta di Sinner, che controbrekka in extremis. Per quanto continui a litigare con la prima, il nostro connazionale si aggiudica di testa il 5 pari. L'inerzia del match cambia e Rublev perde completamente la pazienza su due errori che lo condannano allo strappo del servizio e al sorpasso. A questo punto è il russo che crolla davanti alla reazione fenomenale del numero 4 del mondo, che si porta a casa a zero il primo set con due ace consecutivi finali.

Andrey Rublev ritorna in campo decisamente più tranquillo: pesca tre buoni ace al centro e tiene i suoi due primi servizi; non è assolutamente da meno Jannik Sinner che, con un autentico punto capolavoro, tiene a zero il game del 2-2. Il moscovita mette il punto esclamativo al quinto gioco con un gran dritto lungolinea. Si assiste comunque in generale a un Tennis con la "T" maiuscola in quel di Vienna: perché l'altoatesino tiene a 15 il suo terzo game del secondo set. Si scivola velocemente fino al 4-4 pari, quando il bolzanino decide di rompere gli indugi con un break a dir poco da fuoriclasse: prima con una risposta pazzesca d'incontro con il rovescio incrociato e poi con un dritto in corsa in diagonale e chiusura con il colpo successivo. Tutto deciso con il servizio per il match? Non esattamente. Perché Rublev è vivo e costringe Sinner a qualche errore evitabile di troppo: controbreak russo (5-5). Il parziale si decide nell'imminente tie-break. Centrifuga di emozioni contrastanti, ma è il doppio fallo di Rublev a sancire il successo di Sinner. Dopo Shelton, Sonego e Tiafoe, anche Rublev viene steso in due set.

È la sua tredicesima finale in carriera; la sesta in questo suo meraviglioso 2023.

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