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E ora il dopo Salone

Mostre, installazioni e gli omaggi ai grandi artisti: passata la grande sbornia della Milano design week, ecco cosa si può ammirare ancora in tranquillità

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Passata la «sbornia» da design, finiti i cocktail e i gadget gratis, e ripartiti tutti i turisti, buyer, designer e architetti di tutto il mondo, Milano torna alla sua quotidiana routine e soprattutto alla «quiete dopo la tempesta». La città non vi sembrerà mai stata così vuota, anche se non lo sarà. L'enorme vantaggio è che sarà possibile ammirare installazioni e mostre (solo poche, purtroppo) allestite ancora per qualche giorno o settimana e godervi il vostro «Dopo Fuori Salone».

INTERNI CROSS VISION

Fino a domenica è possibile ammirare nei chiostri dell'Università Statale «Cross vision», le installazioni pensate dalla rivista Interni, che festeggia 70 anni. La mostra intende dare voce al pensiero trasversale che consente di coniugare concetti apparentemente opposti: tecnologia e artigianato, arte e industria, artificio e natura, materialità e digitalizzazione, intesi come elementi complementari e imprescindibili del processo d'innovazione contemporaneo.

TRIENNALE

«Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini» è visitabile fino al 13 ottobre alla Triennale. Un'ampia retrospettiva, prodotta con Fondation Cartier pour l'art contemporain, sull'opera dell'architetto e designer. Con quattrocento opere, la mostra si articola in diverse sezioni tematiche e riunisce opere di vari formati, materiali e soggetti, di collezioni pubbliche e private.

La Biblioteca del Parco Sempione (fino a domenica) ospita un omaggio a «Cini Boeri» in occasione del centenario della nascita dell'architetta (19242020). Sulla moquette rosa che faceva bella mostra di sé nella sua casa di piazza Sant'Ambrogio campeggiano i pezzi storici frutto delle sperimentazioni con forme e materiali, tra cui le lampade per Artemide, Stilnovo, Tronconi, Venini, le librerie girevoli in legno e il tavolo Lunario per Knoll.

PALAZZO MORANDO

Diciannove fotografie di grande formato raccontano, con gli occhi dell'artista Carlo Valsecchi, i progetti realizzati dallo studio Acpv Architects Antonio Citterio Patricia Viel. Negli scatti l'ambiente costruito si fonde nel paesaggio in un processo di scambio fra l'architettura e la complessità della città, dove i progetti si perdono tra i profili delle colline e dei quartieri, da Milano ad Amburgo, a Taichung (fino al 12 maggio).

PINACOTECA AMBROSIANA

All'interno della Sala Accademie e dell'atrio (fino a martedì) una trentina di recenti opere di Gaetano Pesce, architetto, artista e designer recentemente scomparso, accolgono il visitatore. «Quello che vogliamo trasmettere noi è ricco di significato, non solo la forma segue la funzione, ma ha un terzo elemento molto importante, ossia il significato, che può far riflettere a livello politico, socio-economico,religioso, filosofico, comportamentale e personale» diceva.

«Moleskine Detour», promossa da Moleskine e Moleskine Foundation, è un'esperienza che trasporta il visitatore nel cuore del processo creativo, dalla mente dell'artista alla pagina del taccuino. Attraverso taccuini decorati, hackerati, trasformati in sculture o in graphic novel, riempiti di note, schizzi, dipinti e disegni, la creatività viene vista come strumento di cambiamento sociale (fino al 14 maggio).

ORTO BOTANICO DI BRERA

«sunRICE la ricetta della felicità» è un percorso dedicato al benessere, alle idee innovative che muovono il mondo. È nato dalla collaborazione tra Eni e Niko Romito, realizzato su progetto di Carlo Ratti Associati e Italo Rota (fino a giovedì). Nata partendo dalla pianta del riso, si ispira all'economia circolare, il riutilizzo degli scarti che diventano materie prime per l'architettura e il design.

A fine esposizione, l'installazione si trasformerà ulteriormente e il materiale verrà recuperato riutilizzandolo nei terreni per nuove coltivazioni.

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