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Bolletta del gas, da gennaio aumenta l'Iva. Ecco il trucco per risparmiare

Il regime di maggior tutela non terminerà per tutti i soggetti e coloro che non migrano verso il libero mercato avranno ancora la garanzia delle forniture

 Bolletta del gas, da gennaio aumenta l'Iva. Ecco il trucco per risparmiare

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L’Iva in bolletta passa dal 5 al 22%. Arera, l'Autorità di regolazione per energia Reti e ambiente, ha sottolineato che il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per condomini e famiglie avverrà il 10 gennaio 2024 per il gas e il 1º luglio per l’elettricità. Coloro che non migrano verso il libero mercato avranno ancora la garanzia delle forniture. In merito ai prezzi, se l’utente non cambiasse nulla, rimarrebbero coerenti alle cifre con maggior tutela. In questa situazione è importante saper risparmiare e scegliere la tariffa migliore. Ecco tutte le informazioni utili.

I soggetti tutelati e le novità

Innanzitutto ricordiamo che il regime di maggior tutela non terminerà per tutti i soggetti. Infatti gli utenti “vulnerabili” potranno usufruirne ancora. Si tratta di disabili, over 75, chi si trova in una situazione di calamità o di oggettiva difficoltà economica. Arera ha precisato che "il venditore continuerà ad erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità". Il Ddl dedicato al sostegno delle famiglie in difficoltà economica contiene uno sconto sulla bolletta elettrica ma non per il gas. Infatti verrà applicata l’aliquota Iva al metano per usi civili e industriali, incluse anche le forniture di servizi di teleriscaldamento assieme alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia.

Scegliere la tariffa più conveniente

Quando si scegliere la nuova fornitura bisogna considerare alcuni aspetti fondamentali. Innanzitutto l’attivazione di un servizio di questo tipo è gratuito è però importante fare molta attenzione al prezzo dell’energia. Gli oneri e le imposte sono identici e stabiliti da Arera. La tariffa più adatta può essere scelta a prezzo fisso o indicizzato, considerando la prima opzione il costo viene congelate per un determinato lasso temporale che è di 12 o 24 mesi, nel secondo caso, invece, ci sarà una variazione mensile che cambia secondo l’indice di riferimento che solitamente è legato al costo della materia prima. Un altro fattore da tenere in considerazione sono le abitudini di frequentazione della casa, ci sono tariffe monorarie dove il prezzo non varia in base all’ora e al giorno e le bi-orarie dove, invece, ci sono dei cambiamenti.

Attenzione al dispendio energetico

Dopo aver scelto la propria fornitura è bene fare attenzione all’eccessivo dispendio energetico. È importante ridurre al massimo il consumo di gas evitando gli sprechi e utilizzandolo solo negli ambienti che vengono abitati. Inoltre chiudere porte e finestre può aiutare a non disperdere calore. È consigliabile poi impostare la temperatura degli ambienti per evitare consumi eccessivi. Un consiglio è quello di mantenere la temperatura di casa costante a 19°C di giorno, evitando inutili e dannosi sbalzi termici. Per ogni °C in più viene stimato un consumo di gas maggiore di circa il 5%.

Manutenzione e gas in cucina

Pulire ed eseguire la manutenzione della caldaia con cadenza periodica serve a garantire l’efficienza e a limitare le spese. I controlli e le revisioni sono obbligatorie per legge e indispensabili per il risparmio. Inoltre anche in cucina si può spendere meno con piccoli trucchi.

Per esempio è bene sistemare padelle su fornelli adeguati al loro diametro, coprirle quando sono sulla fiamma e spegnere il gas qualche istante prima del termine della cottura al fine di usare al massimo il calore rimasto.

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