Cronaca locale

Il "record" della rom: arrestata 25 volte in 11 anni

È giunta al termine, almeno per il momento, la carriera criminale di una nomade di 25 anni: la donna è stata pizzicata dai carabinieri dopo aver tentato di forzare una porta

Milano, il "record" della rom: arrestata 25 volte in 11 anni

Anni di arresti, di furti, di criminalità in diverse zone del Nord Italia, da Milano a Venezia. Ma alla fine in un modo o nell’altro l’ha sempre fatta franca. Almeno fino allo scorso sabato, quando una pattuglia dei carabinieri l’ha fermata in zona San Siro dopo l’ennesima tentata ladronata: ora per una venticinquenne di origini rom si sono aperte le porte di San Vittore, considerando che nei suoi confronti pendeva un ordine di carcerazione definitivo a sette anni e mezzo, cumulo di una serie di condanne come riporta il Corriere della Sera.

La rom da record: 25 arresti in 11 anni

L’ultimo tentato colpo è stato quello di sabato, in una casa di via Alfonso Capecelatro. Affiancata da due complici, anche loro nomadi, la venticinquenne ha tentato di forzare una porta della palazzina, senza successo. Una vicina di casa si è accorta dell’accaduto e ha immediatamente contattato le forze dell’ordine. Giunta sul posto, la pattuglia dei carabinieri del Radiomobile ha individuato e bloccato immediatamente le tre malintenzionate, pizzicate con dei grossi cacciaviti.

Il fermo è sempre stato una pura formalità per la rom venticinquenne, i numeri parlano chiaro: venticinque arresti in undici anni, tutti per furti in appartamenti. La donna ha spesso fornito generalità diverse da quelle reali per intralciare la propria identificazione, ma il curriculum parla chiaro: ha iniziato a rubare già all’età di dodici anni. L’episodio è stato registrato a Piacenza: beccata dalle forze dell’ordine, è stata subito rilasciata. Da quel momento non si è mai fermata, collezionando principalmente colpi e manette (ma niente galera).

I primi arresti sono avvenuti quando era appena quattordicenne, ovvero alla soglia dell’imputabilità. E c’è un altro dettagli che emerge con forza, la grande attività criminale “in trasferta”: la rom infatti è stata arrestata in diverse zone del Paese, soprattutto nel Nord Italia. Da Venezia a Firenze, passando per Trieste e Pavia, fino a Brindisi e Pescara: una “collezione” poco invidiabile. Nel 2013, inoltre, l’arresto ad Oristano per aver tentato di rubare nell’appartamento di un parroco. Oltre agli arresti, diversi provvedimenti di divieto di dimora nei Comuni in cui è stata fermata, fino ad arrivare all'ultimo episodio di sabato scorso a Milano.

Come molte “colleghe” borseggiatrici, anche la venticinquenne ha chiesto la scarcerazione e i domiciliari al campo nomadi di via Monte Bisbino. Il motivo? L’allattamento del figlio neonato.

Attesa prossimamente la decisione dei giudici.

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