Cronache

Il gps incastra l'assassino: spunta il corpo della ballerina sparita

Dopo sei mesi di indagini, il corpo senza vita della ballerina Khrystyna Novak è stato ritrovato in un casolare del Pisano. Il cadavere era avvolto nel cellophane

Il gps incastra l'assassino: spunta il corpo della ballerina sparita

Dallo scorso 2 novembre Khrystyna Novak, ballerina 29enne di nazionalità ucraina, era scomparsa da Orentano, una piccola frazione di Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa. Sin da subito, gli inquirenti hanno ipotizzato che fosse stata vittima di un omicidio: ci avevano visto lungo. Due giorni fa, il 20 maggio, il corpo senza vita della ragazza è stato ritrovato, avvolto nel cellophane, in un casolare abbandonato del Pisano. Il gps del presunto assissino, un tatuatore 49enne vicino di casa della giovane, ha svelato l'arcano facendo ritrovare il cadavere tra le sterpaglie di un casolare dismesso nella macchia toscana. Il sospettato, Francesco Lupino, si proclama innocente: "Non c'entro nulla", ripete. Ma gli investigatori hanno pochi dubbi sulla sua colpevolezza.

I fatti

Una storia di vendetta cucita a doppio filo. Khrystyna Novak era scomparsa da Orentano il 2 novembre del 2020, senza lasciare tracce di sé. Sin da subito, gli inquirenti avevano scartato l'ipotesi di un allontanamento volontario della ragazza propendendo, invece, per la pista delittuosa. Così, lo scorso 23 marzo, Francesco Lupino, tatuatore 49enne vicino di casa della ballerina, è stato fermato con l'ipotesi di omicidio e soppressione di cadavere. Secondo gli investigatori, la 29enne di origini ucraine sarebbe finita al centro di una faida tra il presunto assassino e il suo fidanzato, l'imprenditore spagnolo Airam Gonzales, 41 anni, invischiato in attività illecite di droga e traffico di armi. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, Khrystyna avrebbe tentato di dissuadere il compagno dal malaffare con il tatuatore. In questo contesto, sarebbe maturata la vendetta di Lupino che, dunque, avrebbe freddato la ragazza a colpi di pistola salvo poi trasferire il cadavere nelle campagne dell'entroterra Pisano.

Il ritrovamento del cadavere

Dopo sei mesi di indagini, il 20 maggio, il corpo senza vita della ballerina è stato ritrovato in un casolare dismesso nella macchia boschiva di Orentano. Stando a quanto si apprende dalle pagine de La Nazione, gli inquirenti sono riusciti a localizzare il cadavere mediante il gps del presunto killer. Khrystina era avvolta in un telo in cellophane sigillato con nastro adesivo. Vestiva gli abiti della sera in cui è scomparsa - una maglia azzurra e un paio di jeans chiari - ma non avrebbe calzato le scarpe. Ed è questo il motivo per cui gli investigatori ritengono plausibile l'ipotesi che sia stata uccisa in casa e solo dopo il decesso trasferita negli anfratti del rustico. Verosimilmente, Lupino l'avrebbe freddata con una Tanfoglio Limited, l'arma di cui era legalmente in possesso. Forse, la stessa pistola ricoperta di melma ritrovata nel canaletto a pochi metri dal casolare. Ad ogni modo, sarà l'esito degli esami autoptici a chiarire la dinamica del delitto. La procura ha già incaricato un medico legale, una genetista forense e un'anatomopatologa.

La difesa dell'assassino

"Io con questa storia non c'entro", ripete Francesco Lupino. Ma, secondo gli inquirenti, ci sarebbero pochi dubbi sulla sua colpevolezza. Ad illustrare i dettagli dell'indagine, coordinata dalla Procura di Pisa e portata avanti dalla Squadra Mobile di Pisa, dal Servizio Centrale Operativo di Roma e della Polizia scientifica di Firenze e Roma, è stato il procuratore capo Alessandro Crini, insieme al dirigente della Squadra Mobile Fabrizio Valerio Nocita. Ha parlato di "gravi indizi" Crini, di un impianto "validato completamente dalla misura disposta dal Giudice", in cui "la vittima suo malgrado si è trovata in mezzo a delle tensioni con conseguenze disgraziate".

L'ipotesi di reato contestata al 49enne è di omicidio e occultamento di cadavere.

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