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Milano, aggredì i passanti col Corano in mano e sputò agli agenti: espulso un egiziano

Il 33enne straniero a ottobre era stato arrestato per lesioni con finalità di discriminazione razziale. Nell'atto violento aveva urlato: "Allah Akbar, oggi muoiono tutti". Rimpatriato in Egitto

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Espulso dall'Italia, rimpatriato in Egitto. È questa la conclusione di una vicenda che ha visto come protagonista un cittadino egiziano di 33 anni, che lo scorso ottobre era stato arrestato per lesioni con finalità di discriminazione razziale. Un caso che richiama ancora una volta al fattore sicurezza a Milano. L'uomo straniero ha iniziato ad aggredire i passanti senza alcun motivo apparente, motivo per cui gli agenti delle volanti si sono recati in viale Monza per intervenire su una situazione che - considerando anche le minacce urlate - sarebbe potuta degenerare. Ora è scattata l'espulsione nei suoi confronti.

Le aggressioni dell'egiziano

I fatti risalgono al 14 ottobre 2023 quando l'egiziano, indossando una tunica grigia, si è scaraventato contro alcune persone di passaggio. La data non è affatto un dettaglio secondario: a pochi giorni dall'attacco di Hamas nei confronti di Israele - avvenuto il 7 ottobre, con una serie di atrocità che non ha risparmiato bambini e famiglie - i poliziotti si sono prontamente messi in azione per bloccare il 33enne che stava impugnando il Corano e di fatto hanno così scongiurato un epilogo dai risvolti imprevedibili.

A quel punto diverse persone hanno affidato agli agenti la loro versione, riferendo di essere state aggredite dallo straniero. Tra i malcapitati vi è stato un cittadino ecuadoriano di 44 anni che, dopo aver risposto in maniera negativa alla richiesta di un accendino per la sigaretta, è stato strattonato dall'egiziano alle spalle afferrandogli lo zaino e facendolo cadere a terra per poi trascinarlo per alcuni metri. Come se non bastasse, prima di colpirlo con calci e pugni e di morderlo alla mano e alla testa ha urlato una serie di frasi sia in italiano sia in arabo: "Allah Akbar"; "Oggi muoiono tutti"; "Allah è grande".

La violenza verso gli agenti

Evidentemente non del tutto soddisfatto per quanto fatto fino a quel momento, l'egiziano dopo essere stato caricato a bordo dalla volante ha deciso di prendersela - in stato di agitazione - con gli agenti con tanto di nuove urla: "Siete miscredenti"; "Ebrei"; "Dovete rendere conto a Dio". Il 33enne ha inoltre ritenuto opportuno sputare verso gli uomini in divisa oltre che tentare di colpire con la nuca il poggiatesta posteriore e il plexiglass di separazione dell'abitacolo della volante. Lo straniero è stato poi portato in ambulanza all'ospedale Policlinico, prendendosela con i sanitari da lui bollati come "infedeli". Al termine del consulto psichiatrico gli è stato riscontrato "un monotematico orientamento di ostilità verso l'Occidente".

Gli agenti della Digos hanno portato avanti una perquisizione domiciliare a Legnano, nel luogo di dimora del 33enne. Da una verifica in banca dati è emerso che l'egiziano ha avuto dei precedenti di polizia, tra cui il fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il 30 dicembre la misura cautelare in carcere a San Vittore è stata sostituita con il divieto di dimora presso il comune di Milano. Nel pomeriggio di ieri a Milano la Polizia di Stato ha dato seguito all'espulsione dal territorio nazionale dello straniero; il provvedimento è stato eseguito con l'accompagnamento coattivo in frontiera.

Nelle ultime ore è stato rimpatriato in Egitto.

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