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Atp Vienna, Sinner da 10 e lode: vince il torneo in finale contro Medvedev

Decimo titolo in carriera per il campione altoatesino: il russo soccombe in tre set nella finale Atp 500 austriaca 7-6(7)- 4-6, 6-3. Agganciato il numero di trofei vinti da un tennista italiano nell'era Open (record detenuto da Panatta)

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Dopo Corrado Barazzutti, anche Adriano Panatta deve cedere (almeno in comproprietà) un suo vecchio record personale della storia del tennis italiano: Jannik Sinner colleziona il suo decimo trofeo, eguagliando proprio il grande tennista romano che era detentore azzurro nell'era Open. Il torneo Atp 500 di Vienna si conclude con il successo in finale contro Daniil Medvedev per 7-6(7)- 4-6, 6-3 in poco più di tre ore di gioco. Dopo Pechino, il russo viene sconfitto nuovamente in finale da un ragazzo che infila un primato dietro l'altro ad appena 22 anni di età.

Il russo impone ritmo a fondo campo, con un terzo game al servizio vinto a zero con ben tre ace. In quello successivo il numero 3 del mondo strappa il break beneficiano di due clamorosi errori di Sinner: prima sbaglia lo smash a rimbalzo, che termina lungo di pochi millimetri, poi va completamente fuori tempo Sinner sul lob di Medvedev, non riuscendo ad agganciare la pallina. Ma - come ha spesso ha dimostrato l'esperienza - l'altoatesino trasforma le due topiche in un game da fuoriclasse: stordisce l'avversario su due scambi prolungati, affidandosi al suo rovescio, e si prende l'immediato controbreak, ottenuto a zero. Rimonta completata ai vantaggi nel sesto gioco: 3-3. Entrambi giocano poi sul velluto i successivi rispettivi servizi, ma Jannik deve annullare un set point per potersi assicurare il tie-break. Tra mini-break e contromini-break, a Sinner entrano gli ace con i quali annulla due set point e si aggiudica il primo parziale con 9 punti.

Si ricomincia con un terzo game da strappacuore per Sinner, autore di una splendida rimonta dal 15-40 e difensore strenuo del proprio servizio attacca con il dritto incrociato e chiudendo il punto con un'ottima guardia a rete. Nello scambo da videogame tra i due l'azzurro soccombe nel quinto gioco e deve cedere il servizio. Il momento negativo del nativo di San Candido prosegue nel settimo (altro break subìto) e non può bastare il buon controbreak strappato nell'ottavo game per rimanere a galla: Medvedev serve per il set e pareggia i conti, complice anche un Bruttissimo errore al volo per Sinner, che aveva giocato un rovescio lungolinea fantastico. Per l'italiano si tratta del primo set perso in questa edizione viennese.

L'apertura del parziale decisivo è mozzafiato: per tenere il servizio Sinner è costretto a punto favoloso grazie a un dritto a sventaglio all'incrocio delle righe e poi chiude con il rovescio lungolinea. Col cuore se lo tiene anche nel terzo game, seppur con una sofferenza indicibile, e strappa la battuta con estrema resilienza nel quarto (nonostante il nastro non gli sorrida nemmeno una volta) al termine di infiniti vantaggi sensazionali alla nona palla break. Ma c'è ben poco da restare tranquilli, in quanto il moscovita si prende di forza il rapidissimo controbreak. Non c'è proprio tempo per organizzarsi per Medvedev perché nel terzo set piovono palle break come se non ci fosse un domani: il numero 4 del mondo non si fa minimamente intimidire e torna subito avanti nel conto degli strappi dei servizi: il russo il campo con il dritto (4-2). Sinner si vede cancellare un insperato championship point quando a servizio c'è Medvedev, ma può servire per il match nel nono game: qua rimonta da 15-40 e cancella tutte le speranze avversarie.

Jannik Sinner è sempre più patrimonio nazionale dello sport italiano.

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